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L’ordinanzificio di Praticò ha messo Praia a Mare sulla bocca di tutti

Il comune ‘paralizzato’ finisce su Studio Aperto: “Sono ancora in Fase 1”. E sui social ondata di critiche a Praticò e alla sua squadra.


PRAIA A MARE – “Questa situazione è assurda, unica nel territorio ma credo anche in tutta Italia. Dovrebbe stare sui media nazionali per quanto ingiusta”.

È quanto ci aveva detto un imprenditore balneare di Praia a Mare lo scorso 23 maggio nel corso di una intervista sul momento critico che la Città dell’Isola Dino vive a causa delle restrizioni emanate dal sindaco, Antonio Praticò.

La sua richiesta è stata esaudita ieri, lunedì 25 maggio, grazie a un servizio andato in onda su Studio Aperto, notiziario televisivo a cura della redazione giornalistica di Italia 1.

In esso viene messo in evidenza come il primo cittadino abbia paralizzato buona parte delle attività economiche e di quelle quotidiane dei cittadini con ordinanze molto restrittive, nonostante qui si sia registrato un solo caso di contagio, a marzo scorso.

Ovvero, il celebre “Casovirus” che tanta ilarità aveva suscitato negli spettatori di un video annuncio diffuso dal primo cittadino nella rete.

Il servizio giornalistico di Studio Aperto ha contribuito a rappresentare l’insofferenza di una importante fetta di praiesi nei confronti del primo cittadino e dell’amministrazione comunale.

In città si prova disagio nel sentirsi sulla bocca di tutti, ma per il motivo sbagliato. Lo stallo di Praia a Mare si discute per le strade della cittadina tirrenica come nelle discussioni dei paesi limitrofi. Quanto sta avvenendo, ora, è stato messo in luce anche sul piano nazionale.

Ma il grosso della rabbia – come per molti altri argomenti – monta sui social. Su whatsapp, ad esempio, da ieri circola con insistenza attraverso chat e gruppi il video della testata giornalistica Mediaset.

Il servizio è stato seguito, a breve distanza di tempo, da un “video-meme” realizzato da anonimi. In circa 1 minuto e 22, una voce camuffata da un effetto sonoro, parla di “paese che vuole tornare al suo splendore” e di “amministrazione monarchica e deleteria” o di “dittatore armato di mitra spara ordinanze”.

L’attacco frontale è poi portato ai “burattini della maggioranza”, rei di tacere sul fatto che il comune è amministrato da un uomo solo. La satira è pungente, ma va presa per quello che è: un modo, tra i più incisivi, di criticare l’autorità costituita evidenziando le storture e promuovendo il cambiamento.

Il tema del ruolo di assessori e componenti la maggioranza viaggia anche su Facebook. Nei gruppi di discussione c’è anche chi condivide la determina dell’ufficio di Ragioneria con la quale si conferiscono poco più di 7mila euro come indennità a sindaco e assessori per il mese di maggio.

I commenti dei contribuenti sono di questo tono: cosa stiamo esattamente pagando con questi soldi?

Iniziano a circolare richieste di dimissioni sotto forma di hashtag e sono rivolte tanto al primo cittadino quanto ai componenti della sua compagine amministrativa. Verso questi ultimi, in particolare, muovono le critiche dei commentatori per un ruolo ritenuto del tutto passivo all’interno dei meccanismi di governo.

Per quanto riguarda Antonio Praticò, viene sottolineato come sia alla guida di Praia a Mare da decenni senza aver mai realmente consentito il salto di qualità alla cittadina turistica della Riviera dei Cedri.

Anzi, trasformandola in particolare negli ultimi anni – e sempre a suon di ordinanze – in un comune-albergo per persone anziane e famiglie, colpendo duramente i momenti di svago, divertimento e la movida in generale.

Difficile, ma non impossibile, trovare anche posizioni a favore del sindaco di Praia a Mare. Ma va anche sottolineata l’esistenza di una buona parte di commentatori che ricordano spietatamente il motivo alla base del “regno” ultra decennale dell’amministratore quasi 80enne: il consenso elettorale ricevuto a piene mani negli anni da parte dei suoi amministrati, oggi in rivolta.

Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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