Documento della rappresentanza territoriale. Punto per punto i suggerimenti di buone pratiche per chi corre alle comunali.
Partire dalla legalità e dal contrasto alla ‘ndrangheta per agire in una visione di sistema, progettare e attrarre finanziamenti per cogliere opportunità di crescita, sviluppo, lavoro e welfare inclusivo.
La Cgil territoriale avanza la sua proposta ai protagonisti delle imminenti elezioni amministrative del 20 e 21 settembre 2020 nei comuni del Tirreno cosentino.
Si vota per il rinnovo dei consigli comunali di Tortora, Scalea, Grisolia, Orsomarso, Cetraro e Papasidero.
“La Cgil è pronta al confronto di merito con i candidati a sindaco che intenderanno esercitare attraverso confronto, con le liste in competizione dello stesso comune, o in autonomia, la buona e preziosa pratica del dialogo sociale”.
Lo affermano Giuseppe Guido e Mimma Iannello, rispettivamente segretario generale Tirreno e responsabile Pollino Sibaritide Tirreno della Cgil.
Ecco sinteticamente i dettagli della proposta Cgil rivolta agli amministratori di oggi e domani.
Il Tirreno cosentino per la Cgil è un territorio “esposto a profonde trasformazioni che riguardano il tessuto produttivo, il mondo del lavoro, il tessuto sociale, l’assetto urbano e paesaggistico. Occorre ripensare il modello di sviluppo locale per sottrarlo alla decrescita e alla desertificazione d’impresa e occupazionale”.
Di fronte a queste mutazioni “bisogna agire ora e non dopo”, sostengono i due sindacalisti.
“Il territorio ha necessità di un vero shock di politiche economiche, occupazionali, di welfare, ambientali, per impedire la lenta decrescita e lo sperpero delle sue migliori risorse”.
Questo perché negli ultimi 2 anni – aggiungono – i 18 comuni del Medio e Alto Tirreno cosentino hanno chiuso con un saldo negativo demografico di 760 residenti.
Molti giovani emigrano per mancanza di lavoro e le aree interne e molti comuni della costa si svuotano progressivamente di giovani e anziani”.
Al centro di tutto, il lavoro. Intorno al tema principale gravitano la valorizzazione del patrimonio storico, culturale e ambientale, delle potenzialità turistiche e del terziario.
E ancora, il potenziamento delle infrastrutture, il miglioramento dell’offerta di servizi sociali e sanitari e di trasporto pubblico.
“L’ammodernamento e l’efficientamento della macchina amministrativa e dei suoi servizi (rifiuti, idrico, depurazione, coste, mobilità urbana, commercio, sociale, scuole) che necessita di essere liberata da ritardi, disservizi, carenze di organico, condizionamenti e opacità che l’hanno interessata, in alcune realtà, di inchieste, commissariamenti e gravi disavanzi finanziari”, dicono dalla Cgil.
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