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Massoneria sul Tirreno cosentino: indagati, perquisizioni e sequestri

Diciotto persone in gran parte del territorio indagate dalla procura di Paola. Un’associazione segreta per spartirsi appalti pubblici nei comuni.

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Diciotto persone sono state iscritte nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Paola per, a vario titolo, associazione a delinquere, associazione segreta, turbativa in appalti, falso materiale e ideologico e corruzione in ambito pubblico.

la maggior parte dei soggetti finiti nel mirino degli investigatori sono originari del territorio compreso tra i comuni di Tortora e Paola.

L’associazione occulta – ritiene la procura di Paola – avrebbe commesso reati contro la pubblica amministrazione. In particolare, erano interessati agli appalti pubblici.

Gli investigatori avrebbero individuato due gruppi di tecnici, ingegneri e architetti della zona, che si accordavano sulle offerte da presentare alle gare di appalto.

Risultano coinvolti amministratori e dipendenti dei comuni di Belvedere Marittimo e Scalea, ma anche collaboratori esterni dei comuni di San Nicola Arcella e Scalea.

Con accordi tra tecnici, politici e dipendenti pubblici dunque, il “cartello” si aggiudicava gli appalti attraverso imprese legate alla cordata e in seguito i guadagni venivano suddivisi tra i due gruppi.

Il grosso delle gare attenzionate risulterebbe a Belvedere Marittimo. Tra queste, il rifacimento di un tratto della fogna danneggiata da una mareggiata e altri interventi legati ai danni da maltempo.

Ma anche interventi per risparmio energetico e messa in sicurezza di edifici pubblici, nonché adeguamenti di aule scolastiche causa Covid-19.

Sempre a Belvedere Marittimo, risulta anche un attestazione falsa per un permesso di costruire in deroga e ristrutturazione del ristorante di un noto hotel.

A Scalea alcuni partecipanti all’associazione avrebbero riservato “un occhio di riguardo” a una pratica edilizia per la ristrutturazione di un immobile, parzialmente abusivo, con l’incentivo statale cosiddetto Superbonus 110%.

Il tutto ricompensato dal fatto che il privato cittadino avrebbe accettato di affidare l’incarico tecnico a un parente del dipendente del Comune di Scalea indagato.

Tra le gare attenzionate figurano anche la progettazione e direzione lavori per la pavimentazione di una strada nel Comune di Aieta e la valutazione della vulnerabilità sismica dell’Istituto tecnico commerciale di Moliterno, in provincia di Potenza.

Attenzionato anche un appalto nel comune di Guardia Piemontese per lavori di riduzione del rischio idrogeologico dei versanti di Timpa della Scala.

Secondo gli investigatori, nessuna documentazione di questi appalti sarebbe stata pubblicata sui rispettivi albi pretori comunali, come previsto per legge.

Su questi fatti ha indagato la compagnia dei carabinieri di Scalea, comandata da Andrea Massari.

Perquisite abitazioni, uffici, studi professionali e automobili degli indagati.

Documentazione varia, anche informatica, sui fatti oggetto dell’indagine è stata sequestrata, compresi dispositivi elettronici contenenti chat ed email scambiate tra i soggetti coinvolti.

Sono stati inoltre disposti i sequestri dei provvedimenti comunali non pubblicati presso i municipi interessati: Belvedere Marittimo, Scalea, Aieta, Guardia Piemontese e Moliterno (Pz).

Anche un bar di Scalea è stato perquisito. Secondo le indagini, il proprietario lo avrebbe spesso messo a disposizione per le riunioni degli indagati.

Stessa sorte per la sede della società di uno dei soggetti coinvolti, sita su una delle vie principali di Scalea.

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About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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