Tempi mostruosi per l’esito dei tamponi e test persi per strada. Il sindaco Iorio intanto: “Ci sono le condizioni per riaprire le scuole”.
87 tortoresi risultano ancora positivi al Covid-19.
Quel numero è rimasto sostanzialmente invariato negli ultimi giorni. Ovvero, sin dal bollettino dello scorso 9 aprile, quando i positivi erano uno in più.
Poi, quattro giorni dopo, è stato pubblicato quello che allo stato attuale resta l’ultimo bollettino diffuso dall’amministrazione comunale. Tra gli 87 positivi, si contano due cittadini ricoverati in ospedale.
Il numero dei deceduti è ancora di 2, mentre è calato il numero contatti stretti destinatari di provvedimenti di quarantena: 48. Quattro giorni prima erano 65.
Dunque, tornando all’analisi degli attualmente positivi, come spiegarsi questo dato in generale e perché non accenna a modificarsi?
Queste domande le abbiamo rigirate al primo cittadino di Tortora, Toni Iorio, che sul tema non si tira mai indietro e fornisce informazioni che possano aiutare i cittadini.
Sul “come” si siano generate queste circa 90 positività ci ha detto di non avere una versione “ufficiale” e ha anche precisato che “in giro circolano molte ricostruzioni fantasiose“.
Andando al secondo quesito, come mai non calano le positività, vengono riferiti elementi inquietanti.
“C’è un ritardo non indifferente – ci dice Iorio – da parte dell’Asp di Cosenza nel comunicarci gli esiti dei tamponi molecolari effettuati per verificare la possibile guarigione delle persone.
Nella normalità servirebbero 2-3 giorni, ma in alcuni casi si attende il responso da oltre una settimana“.
Ennesima conferma dunque dell’impasse che l’azienda sanitaria vive nel processare i tamponi che a volte finiscono addirttura nel nulla!
“Alcuni tamponi sono andati persi – ci ha detto ancora il sindaco di Tortora -. Così ci è stato detto.
Probabilmente anche per il fatto che i laboratori di Cosenza non sono in grado di reggere il peso dei molti test. E così vengono inviati anche a Corigliano Rossano o verso altri laboratori”.
Come spiegatoci, si tratta dei tamponi di circa la metà degli attualmente positivi. Per provare a ovviare, l’amministrazione comunale e il personale dell’Unità speciale di continuità assistenziale (Usca) hanno deciso di ripetere i test.
“Faremo un nuovo tampone a circa 40 persone – ha precisato Iorio -, divisi in due gruppi. La prima metà lunedì 19 e i restanti giovedì 22 aprile”.
Poi, bisognerà sperare che non vadano nuovamente persi e che possano essere processati in tempi ragionevoli.
Inoltre, a mantenere costante il numero dei positivi hanno influito anche alcune dinamiche familiari, con componenti di uno stesso nucleo che sono guariti contemporaneamente alla positività di un altro congiunto, in una sorta di “ricambio”.
“C’è comunque un calo delle quarantene tra i contatti stretti – ha confermato Iorio -, infatti in settimana abbiamo emanato diverse revoche”.
In questo quadro, e anche a seguito di una ricognizione generale con la dirigenza scolastica dell’istituto comprensivo, è stata decisa la riapertura delle scuole.
Si torna alla didattica in presenza lunedì 19 aprile in tutte le scuole presenti a Tortora.
“Chiedo ai genitori di stare tranquilli e di fidarsi – ancora il primo cittadino di Tortora – perché i loro figli frequenteranno in sicurezza, grazie anche al verificato stato di buona salute del personale Ata e degli addetti alla mensa e al trasporto scolastico”.
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