Muore un 77enne a Grotteria. Tirreno cosentino: emergenza a Tortora e Oromsarso, ma c’è un incendio quasi in ogni comune.
Ha cercato rifugio dal fuoco nella sua casa rurale, ma le fiamme l’hanno raggiunta e ne hanno provocato il crollo, carbonizzando tutto.
È morto così Mario Zavaglia, 76enne, in una sua proprietà nelle campagne di Grotteria, in provincia di Reggio Calabria.
A breve distanza era esploso un incendio boschivo che propagandosi verso l’appezzamento ha raggiunto l’abitazione rurale nella quale aveva cercato rifugio, provocandone il crollo.
L’uomo non ha avuto scampo. Il cadavere carbonizzato è stato trovato da uno dei figli preoccupatosi nel non vederlo rincasare.
Si tratta della terza vittima per gli incendi in Calabria, dopo le due vittime del rogo di San Lorenzo, sempre nel Reggino, dello scorso 6 agosto.
Proseguono gli incendi in tutta la Regione, nessuna provincia è stata risparmiata. Il Santuario della Madonna di Polsi, nel comune di San Luca (Rc), è “quasi isolato”, come ha detto il rettore don Tonino Saraco.
A Catanzaro brucia la Pineta di Siano.
Sono complessivamente 110 gli incendi attivi oggi in Calabria, ha detto il Governatore Nino Spirlì.
Secondo i dati forniti alle 16 da Calabria verde sono così suddivisi:
“I focolai più impegnativi – ha specificato Spirlì – sono quelli di San Luca, Mammola, Siano, Longobucco, Zagarise, Orsomarso e Tortora.
Attualmente, risultano impegnati quattro canadair, più quattro elicotteri regionali e tre di Stato, più tutte le squadre con i mezzi di terra.
“In questo dramma – ha anche riferito – c’è anche spazio per una notizia positiva.
Sono stati ritrovati i cinque boscaioli che risultavano dispersi nella zona di Bagaladi, in provincia di Reggio Calabria.
L’ipotesi più probabile è che, in un primo tempo, abbiano perso l’orientamento a causa del fumo che avvolge l’area, per poi ritrovare in autonomia la strada per il ritorno”.
Ci sono dunque due incendi particolarmente intensi in centri appartenenti geograficamente al Tirreno cosentino.
Le fiamme impazzano a Tortora dove, come abbiamo riportato questa mattina, Le contrade montane bruciano da una settimana!, e Orsomarso.
In merito a quest’ultimo centro, il parroco del centro del Parco nazionale del Pollino, don Mario Spinicci, ha detto: “A proposito di piromani: la mano pericolosa non è quella accidentale, ma quella dolosa, la dolosa per gioco. Assurdo ma assai diffusa, quella dispettosa e quella mossa dagli interessi. Il fuoco accidentale è una rarità”.
Roghi di minore intensità sono invece stati presenti oggi quasi in ogni comune del territorio, a partire da una area di vegetazione molto vicina ai Ruderi di Cirella, al confine tra Diamante e Maierà.
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