Le abitazioni di un villaggio turistico oggetto di un progetto sociale: Colonie marine per soggiorni turistici a soggetti svantaggiati.
Alcune villette di un villaggio turistico di San Nicola Arcella sequestrate alla criminalità organizzata diventeranno case vacanza per soggetti svantaggiati.
Prende corpo l’utilizzo a fini sociali di alcuni beni sequestrati nel 2015 a un imprenditore sospettato di avere legami con la ‘ndrangheta e di cui avevamo riferito in un nostro articolo.
Nel 2018, l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha passato al comune le 40 unità immobiliari in questione. L’anno prima, l’amministrazione comunale di allora (Giunta Mele, ndr) aveva lanciato la progettazione, come avevamo riportato in questo contenuto.
Adesso, precisamente nella seduta di giovedì 11 novembre 2021, la Giunta comunale ha approvato una manifestazione di interesse per la realizzazione di Colonie marine nel Comune di San Nicola Arcella in quelle strutture, su proposta dell’attuale primo cittadino, Eugenio Madeo.
Ecco, in sintesi, cosa ci ha riferito l’amministrazione comunale su questa iniziativa.
“L’intento – riferisce una nota – è di trasformare 40 unità immobiliari in strutture ricettive da destinare a colonie marine per il soggiorno di bambini e persone anziane, allo scopo di sostenere le famiglie meno agiate e offrire loro un periodo di svago, di attività fisica e ludica, ma anche di arricchimento culturale, promuovendo progetti rivolti alla valorizzazione del patrimonio storico ed ambientale del territorio circostante.
Soggetti destinatari dell’avviso pubblico sono esclusivamente enti locali, associazioni legalmente riconosciute, fondazioni ed enti di carattere religioso, con sede operativa all’interno del territorio nazionale”.
Quanto ai beneficiari, questi “sono i bambini di età compresa tra i sei e i dodici anni e le persone anziane autosufficienti con lievi o medi problemi di deambulazione, disabilità o disagi motori di altro tipo”, spiegano ancora dall’esecutivo.
Queste, inoltre, le modalità già individuate per usufruire di questi periodi di vacanza.
“Le colonie marine – spiega ancora la Giunta di San Nicola Arcella – si potranno svolgere da aprile fino a tutto novembre, possibilmente con durata minima di almeno un turno bisettimanale di 12 giorni.
Nel soggiorno, assieme ai soggetti beneficiari, sono compresi e possono operare gli educatori ed i coordinatori, il personale ausiliario ed il personale sanitario.
Per tutti gli altri servizi sarà possibile convenzionarsi con le strutture presenti sul territorio per la ristorazione, il trasporto pubblico, le visite guidate, gli stabilimenti balneari, le gite in barca e le escursioni per conoscere il territorio e le sue risorse storiche, culturali e naturalistiche.
Per la frequenza della colonia marina è prevista una tariffa fissa di 240 euro per ciascun periodo di dodici giorni e per un gruppo di partecipanti pari a 20 ospiti, per consentire al Comune la copertura delle spese per i consumi idrici, elettrici, la pulizia e la manutenzione ordinaria delle unità abitative.
L’avviso sarà pubblicato all’albo pretorio del Comune per sei mesi, inviato all’Anci regionale e nazionale, alle sedi nazionali e regionali delle associazioni di volontariato che operano con finalità sociali, culturali, di tutela ambientale e di lotta alla criminalità organizzata, fondazioni ed enti di carattere religioso e ne sarà data comunicazione all’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, alla direzione regionale dell’Agenzia del Demanio e alla Prefettura di Cosenza”.
Dopo l’assegnazione dei beni confiscati, il Comune di San Nicola Arcella ha deciso di amministrarli direttamente, destinandoli appunto ad attività sociali senza scopo di lucro, limitandosi solo a coprire le spese di gestione.
Ora, però, è necessario riportare quei beni a uno stato dignitoso, che ne consenta quindi l’utilizzo per questo importante progetto. Le abitazioni, infatti, negli anni, oltre ad essere esposte all’azione degli agenti atmosferici, sono state anche oggetto di saccheggi e vandalismo.
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L’amministrazione comunale fa quindi presente che sarà necessario svolgere preliminarmente opere di ristrutturazione degli edifici, in alcuni casi anche di completamento e, ovviamente, di manutenzione ordinaria, di sistemazione delle aree adiacenti e di collegamento alle infrastrutture viarie.
A questi costi, il governo cittadino intende far fronte avvalendosi di una legge della Regione Calabria dedicata per l’appunto agli interventi sugli immobili confiscati alla criminalità organizzata.
Questa, prevede già dal 2005 di concedere ai comuni assegnatari dei beni un contributo costante poliennale, per la
contrazione di specifici mutui con istituti di credito abilitati, della durata massima di 20 anni e a copertura totale delle rate.
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