Scalea, allerta Omicron: si valuta cancellazione di manifestazioni natalizie

L’amministrazione comunale riflette sull’aumento dei casi di positività e mette nel mirino soprattutto gli eventi di piazza.

L’amministrazione comunale di Scalea sta valutando in queste ore la fattibilità o meno di molti eventi del cartellone natalizio in programma a casua della crescita dei contagi Covid e in particolare dall’allerta sulla variante Omicron.

A renderlo noto è il sindaco, Giacomo Perrotta, secondo il quale l’attuale percentuale di positività al virus è pari al 10,23% e che è in costante contatto e confronto con le autorità sanitarie territoriali.

“Considerato che da qui a brevissimo ci sarà un incremento della popolazione dovuto al rientro per le festività natalizie – dice il primo cittadino -, è necessario monitorare costantemente la curva epidemiologica ed evitare eventuali focolai.

In alcuni eventi già programmati, come il Capodanno in Piazza, la Befana in Piazza e altri, in cui si riverserebbero un numero ingente di persone, risulterebbe complesso avere il pieno controllo dei partecipanti e, di conseguenza, effettuare il tracciamento in caso di eventuale positività riconducibile a persone partecipanti all’evento stesso”.

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Proprio questa mattina si era registrata una polemica sul Capodanno in piazza di quest’anno, ma non per motivi legati all’allerta sanitaria, di cui abbiamo riferito in un altro nostro articolo.

“In questo momento – prosegue Perrotta – la nostra priorità è salvaguardare la salute degli scaleoti ed evitare situazioni che possono aggravare una condizione pandemica che desta non poche preoccupazioni.

In questo momento non possiamo che anteporre la salute di tutti a un’opportunità importante di ripartenza che sono convinto non tarderà ad arrivare”.

L’ultimo bollettino Covid, quello del 19 dicembre, diffuso dall’amministrazione comunale di Scalea riferiva di 17 casi di positività al virus sul territorio, frutto anche di 2 nuovi casi e alla guarigione di 7 persone registrati a quella data.

12 invece le persone che fino a domenica scorsa risultavano essere in regime di quarantena preventiva.