Guerra in Ucraina, la Caritas diocesana: stop iniziative personali

Dalla diocesi San Marco Argentano Scalea indicazioni anche per donazioni in denaro e accoglienza dei profughi nelle parrocchie.

Stop a iniziative personali per i beni di prima necessità, Iban per le donazioni in denaro e coordinamento per accogliere i profughi.

La Caritas della diocesi San Marco Argentano Scalea ha emanato un avviso per mettere un po’ d’ordine nella catena di solidarietà avviata sul territorio per soccorrere la popolazione ucraina funestata dal conflitto bellico in corso.

“La situazione in Ucraina è sempre più difficile – si legge nell’avviso – e Caritas italiana, viste le difficoltà che si incontrano, ha comunicato le linee operative per le Caritas diocesane alle quali attenersi scrupolosamente”.

Per i beni di prima necessità come farmaci, indumenti e altro, la Caritas ci chiede di attendere indicazioni ufficiali e di non prendere iniziative personali al fine di evitare che gli aiuti vadano perduti, non siano accettati dalle dogane e rispediti indietro.

“Dobbiamo avere la certezza che il destinatario riceva quanto inviato£, spiega il direttore della Caritas Diocesana, Francesco Cozzitorto.

E ancora, “la raccolta di fondi nelle parrocchie va trasmessa alla diocesi sull’Iban IT04L0200880981000004041350, inserendo la causale ‘Emergenza Ucraina’. La diocesi stessa provvederà a seguire i canali ufficiali indicati dalla Cei”.

E infine, attenzione anche all’accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina. “Le parrocchie interessate – spiega monsignor Cozzitorto – possono rivolgersi direttamente alla Caritas diocesana che fornirà le indicazioni specifiche”.