Occhiuto non ha mosso un dito. Chiesta la nomina di un sostituto. I comuni ricorrenti pronti a chiedere i danni per le vittime della sanità.
I tre mesi concessi dal Consiglio di Stato per ottemperare alla propria sentenza sulle sorti dell’ospedale di Praia a Mare sono trascorsi invano e ora i comuni di Praia a Mare e Tortora chiedono azioni.
Lo si apprende da una lettera dell’avvocato Francesco Cristiani, rappresentante gli enti nei giudizi sul tema.
Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, nella sua qualità di commissario della sanità calabrese, avrebbe dovuto determinarsi in merito. Il Consiglio di Stato, infatti, ha più volte ritenuto illegittima la conversione della struttura in Casa della Salute.
Ma il governatore-commissario non ha fatto nulla e i comuni chiedono che venga immediatamente insediato un commissario ad acta in sostituzione di Occhiuto per procedere a quanto stabilito.
Intanto i comuni di Praia a Mare e Tortora si dicono intenzionati a percorrere ogni strada giudiziaria per garantire i Livelli essenziali di assistenza (Lea).
Inoltre, come già preannunciato in un nostro articolo nel quale spiegavamo in parole semplici la vicenda, gli enti sono pronti a procedere con una richiesta di risarcimento danni. Questa, se dovesse andare a buon fine, alimenterebbe – spiega il legale – un fondo da destinare ai partenti delle vittime di sanità regsitrate nel territorio.
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