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Olio Igp prezzo: come trovare il giusto equilibrio tra qualità e convenienza secondo Consorzio dell’olio di Calabria Igp

In un periodo di aumento dei costi, trovare il giusto prezzo per l’olio Igp è una sfida per le aziende produttrici. Quali sono i fattori da considerare per garantire qualità e convenienza?

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Quale è il prezzo giusto per l’olio extravergine di oliva Igp? È questa una delle principali domande che, negli ultimi tempi, si pone il consumatore. Ed è questa una delle risposte che il Consorzio dell’olio di Calabria Igp non può disattendere.

Soprattutto in un periodo di netta crescita del settore e dopo i tantissimi risultati ottenuti per uno slancio di qualità e di comunicazione non secondario (leggi qui).

I fattori da considerare

Per trovare il prezzo giusto per l’olio extravergine di oliva Igp occorre fare i calcoli con perizia, studiare i clienti, applicare i giusti aumenti, formare i consumatori all’utilizzo del prodotto in maniera funzionale.

Innanzitutto, è necessario considerare i costi di produzione, che includono sia i costi agricoli, come quelli per la raccolta e la lavorazione delle olive, sia i costi amministrativi e di marketing.

In secondo luogo, è importante tenere conto del prezzo di mercato dell’olio di oliva, che varia in base alla qualità, alla provenienza e alla stagione.

Infine, è necessario considerare le aspettative dei consumatori, che sono sempre più attenti alla qualità e alla sostenibilità dei prodotti che acquistano.

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Prezzo Olio Igp: i consigli del Consorzio

“A quanto vendi il tuo olio? Dopo ‘Quanto hanno reso le tue olive‘? è la seconda domanda che si sente più spesso in questo periodo”, dicono dal Consorzio presieduto da Massimino Magliocchi.

“La risposta oggettiva è molto complessa, si dovrebbe dedicare un lungo approfondimento soltanto ai costi di una azienda agricola. Semplificando il tutto diciamo che il costo dell’olio dovrebbe essere il risultato del calcolo matematico dei costi della propria produzione più un guadagno desiderato“.

Il calcolo dei costi non è certo semplice, costi amministrativi, costi agricoli, costi marketing, costi gestione, e altro. Tenendo presente gli innumerevoli aumenti di quest’anno, sembra sempre tutto molto difficile.

“Il mood del momento è urlare che i prezzi della Grande distribuzione organizzata (Gdo) non sono stati mai così alti – spiegano ancora dal consorzio calabrese -, la stessa che vendeva il 70% dell’olio consumato in Italia e che, nel giro di pochi mesi, capendo che la sostituzione dell’olio extravergine (prodotto civetta) con l’olio di semi non avrebbe avuto così tanto successo, ha trasformato l’olio extravergine in prodotto premium a 13-14 euro al litro, creandosi un nuovo mercato”.

In questo contesto, il Consorzio di Calabria Igp sostiene che “occorre aggiornare il prezzo dell’olio in modo da dare dignità alle aziende, remunerare il lavoro in modo da incentivare la produzione e non soltanto perché la Gdo ha un prezzo alto.

Senza sotterfugi o, peggio, prezzi non equilibrati per non perdere metri nel mercato. La qualità, su ogni cosa, paga e ripaga sempre”.


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