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Rinviati a giudizio progettisti e costruttori del Palaberti, la cui copertura cedette nel 2019 provocando la morte di Giovanne Pastoressa. Nel disastro di Lauria rimasero gravemente ferite altre 6 persone. Tra gli imputati anche Giacomo de Marco.
Il Giudice per le udienze preliminari del tribunale di Lagonegro ha rinviato a giudizio le persone indagate per la morte di Giovanna Pastoressa. Ovvero, la donna di Lauria deceduta a seguito del crollo su di una palestra privata di parti della copertura del vicino palazzetto dello sport, noto come Palalberti, verificatosi in concomitanza con un’ondata di maltempo nel tardo pomeriggio di venerdì 13 dicembre 2019, e poi messo in relazione a difetti di costruzione.
A vario titolo, progettisti e costruttori dell’impianto sportivo laurioto risponderanno dei diversi capi di imputazione, tra cui omicidio colposo e lesioni personali colpose. Oltre che la morte di Giovanna Pastoressa, psicologa, il disastro provocò il ferimento in maniera grave di altre 6 persone.
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Tra gli imputati figura Giacomo De Marco, imprenditore e già sindaco del Comune di Maierà. Quest’ultimo era amministratore dell’impresa che realizzò la costruzione del palazzetto dello sport di Lauria.
A causa delle ferite riportate, la giovane di Lauria venne ricoverata d’urgenza, ma alcuni giorni dopo la commissione medica dell’ospedale San Carlo di Potenza ne constatò la morte cerebrale.
