Oggi, lunedì 3 febbraio 2025, la signora Assuntina Miraglia di Santa Maria del Cedro soffierà su 100 candeline.

100 candeline da spegnere oggi, lunedì 3 febbraio 2025, per la signora Assuntina Miraglia di Santa Maria del Cedro. Un evento che riempie di gioia i parenti della nuova centenaria del comune altotirrenico e la comunità.
Nata nel 1925 quando il territorio di Santa Maria del Cedro era noto come Cipollina, frazione del Comune di Grisolia. Sesta di 10 figli, 5 maschi e 5 femmine, sin da bambina ha sempre aiutato la famiglia nel lavoro di campagna.
Si è poi sposata nel gennaio del 1949 con Biagio Durante, scomparso nel 2013, dopo 64 anni di matrimonio, e con il quale ha dato alla luce due figli: Maria e Giuseppe. Quest’ultimo, molto noto nella comunità per il suo lavoro di ingegnere, al servizio per molti anni anche dell’ente comunale, è scomparso lo scorso 25 novembre segnando profondamente Assuntina.
Nonostante il suo dolore, ancora molto vivo, ha accettato di soffiare sulle candeline circondata dagli affetti più cari tra i quali l’unico fratello ancora in vita, Michele, la figlia Maria e il genero Michele, la nuora Elvira, nipoti e pronipoti. A farle gli auguri ci saranno il sindaco Ugo Vetere e il parroco don Gaetano De Fino in rappresentanza della comunità.

Le abbiamo chiesto quale fosse il ricordo più bello della sua lunga esistenza. “Tutti i giorni sono stati belli per me – ha risposto -, perché sono stata sempre amata e rispettata, sia dalla mia famiglia che da quella di mio marito, oltre che dai tanti conoscenti”.
Pacata e rispettosa, Assuntina è giunta a questo importante traguardo attraversando periodi difficili, fatti di sacrifici e duro lavoro della terra, gioie per i tanti lieti eventi e segnati da dolorose separazioni, come in occasione della scomparsa della sorella Rosaria, appena ventenne, dell’amato marito e, come detto, di recente, del figlio Giuseppe.
Ad accompagnarla lungo tutto questo tempo, una profonda fede cristiana che tra i tanti gesti di devozione l’ha condotta a donare insieme al marito alcune piante di ulivo con le quali, ai tempi del parroco don Francesco Gatto, sono stati realizzati l’altare e il tabernacolo della chiesa Nostra Signora del Cedro.
Una fede che non l’ha mai abbandonata tanto che, ancora oggi, Assuntina ha sempre tra le mani la corona del rosario per le sue preghiere al Signore. “Ringrazio Dio per avermi fatto vivere così a lungo“, ha detto.
Alla signora Assuntina Miraglia gli auguri della redazione.
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