Il breve racconto di una “experience” vissuta di recente nella Valle del fiume Argentino, a Orsomarso, nel parco Nazionale del Pollino. Qui dominano l’acqua e gli alberi: il visitatore è ben accetto, accolto e guidato. Segnali positivi di una proposta di turismo accessibile.

“A volte saliamo a bordo di costosissimi aerei per vedere le meraviglie del mondo e magari non conosciamo le bellezze che si trovano dietro l’angolo di casa nostra“. Non so voi, ma a me è capitato diverse volte di sentire pronunciare questa frase. Magari non esattamente con questa forma, anche se il concetto mi pare chiaro.
Mi è tornata in mente di recente quando, grazie a un impegno di lavoro, ho potuto effettuare alcune escursioni nella Valle del fiume Argentino, area protetta di Orsomarso, nel cuore del Parco nazionale del Pollino e riconosciuta come Geosito Unesco, nell’ambito del format “Experience Riviera dei Cedri” (ne avevamo parlato qui).
Questa esperienza, adatta anche ai più piccoli – come anche le altre, a dire il vero – prevede un trekking dolce e accessibile nella valle, guidati da accompagnatori esperti lungo i sentieri che costeggiano il fiume, beneficiando di aria pulita e di informazioni dettagliate su un ambiente incantevole e ricco di biodiversità.
E di acqua, ovviamente: quella dell’Argentino, della Cascata Ficara e della Fontana Guaglianone. Oltre che di verde, soprattutto quello degli alberi secolari che ombreggiano il percorso e di quelli custoditi nell’arboreto didattico. In esso si conservano specie tipiche dell’area naturale e si pianta un albero nuovo ogni volta che a Orsomarso nasce una nuova vita.

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L’ultima escursione in ordine cronologico alla quale ho partecipato era una speciale “Escursione a 4 zampe“, rivolta in particolare a possessori di cani, ma che ha offerto la possibilità a chi ne fosse sprovvisto di “adottare”, limitatamente a quel giorno, un pelosetto da condurre al guinzaglio tra i sentieri.
Questo, grazie alla collaborazione con La Casa di Kikka di Belvedere Marittimo, che ha permesso a chi non possedeva un cane di vivere comunque l’esperienza affiancato da un compagno speciale.
Ogni escursione termina con una degustazione di prodotti tipici locali: dai salumi ai formaggi passando per altre specialità autentiche del territorio.

La Valle del fiume Argentino merita di essere visitata: è un luogo che permette di lasciarsi alle spalle gli affanni quotidiani, anche solo per qualche ora, e che – a parere personale del sottoscritto – offre un vantaggio quasi inestimabile oggi come oggi: qui i telefoni cellulari non prendono e non c’è copertura di rete per navigare in internet.
Valle del Fiume Argentino: questa e le altre experience
Se questo racconto ti ha incuriosito e vuoi approfondire, clicca qui. L’iniziativa si inserisce nel più ampio progetto di promozione territoriale “Riviera dei Cedri – La Porta della Calabria”, che attraverso le experiences permette di scoprire borghi e paesaggi unici come Papasidero, San Nicola Arcella, Diamante, Verbicaro e Santa Maria del Cedro, unendo cultura, natura e degustazioni di prodotti tipici locali.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra Ecotur, Calabria Travel Srl, i Viaggi dell’Arca e la rete di operatori turistici, ed è un esempio concreto di turismo sostenibile e turismo accessibile, capace di valorizzare le identità locali e aprirle a un pubblico sempre più ampio.
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