Se ne è andata Daniela Lamberti. Troppo presto. Una vita da capitano. Punto fermo del volley femminile degli anni ’90 a Paola.
PAOLA – Ricorderemo Daniela e il suo sorriso. La sua voglia di vivere. Il suo stile. In campo e fuori dal campo.
Se ne è andata in una calda giornata di giugno Daniela Lamberti. Per tutti “il capitano”.
La fascia legata al braccio e portata orgogliosamente in un gruppo, il suo, indomabile. Ha scritto pagine importanti di volley. Quel volley di allora senza il libero, fatto di muri, alzate e schiacciate. Di uno per tutti tutti per uno. Volley fatto di amici e tra amici. Volley con il tifo appassionato, le bandiere e i tamburi. Quando non esisteva “solo” la maschile o la femminile ma si era tutti accomunati da quel gioco mai oscurato dal calcio, la pallavolo.
Una vita per lo sport con altri due colori cuciti addosso quasi fossero una seconda pelle: il bianco e l’azzurro, il bianco e il nero.
Ricorderemo ancora Daniela e il suo sorriso. Quella sua ultima lunga battaglia combattuta sempre con stile.