Gli avvistamenti continuano anche nei mesi invernali
Problema da risolvere ora. A rischio la stagione estiva
di Andrea Polizzo
TORTORA ” Allarmanti le condizioni del mare a Tortora. La famigerata “chiazza giallaâ€, che aveva funestato la scorsa stagione estiva viene avvistata spesso nel tratto di mare tortorese. Anche nei mesi invernali. A segnalarla diversi cittadini. Un problema che si aggiunge a quello dell’erosione della costa.
Quella della chiazza gialla, una striscia di schiuma bianchiccia che lambisce il bagnasciuga, è una vicenda al quanto oscura. Ignote sono infatti, ad oggi, le cause che la determinano. Al momento si rimane nel campo delle ipotesi. Alcuni sostengono derivi da un fenomeno di decomposizione di alcune alghe presenti sulle scogliere della vicina Maratea. Altri ancora parlano di materiale depositato sui fondali che verrebbe a galla con il mare mosso. Molti invece continuano ad additare il fiume Noce. Il noto corso d’acqua, che sfocia in territorio tortorese, vive come è noto una serie di problematiche ambientali mai affrontate con la giusta decisione.
L’alone d’insicurezza che avvolge la famigerata chiazza gialla fa si che non si sappia ancora se possa avere delle ricadute negative per la salute. Di certo c’è che alcuni cittadini segnalano spesso un cattivo odore provenire dall’acqua del mare, avvertibile facendo anche una semplice passeggiata lungo la riva. Di certo c’è che questa situazione è nociva per quel settore dell’economia, il turismo, che in un paese come Tortora rappresenta una fetta cospicua delle entrate.
Già l’estate scorsa, Tortora, è stata caratterizzata dal segno meno: meno presenze, meno incassi. A partire sin dai mesi di luglio ed agosto molti rappresentanti di categoria, su tutti i concessionari balneari, lanciavano il loro grido d’allarme. In questo erano spronati dalle continue lamentele dei clienti e dal rischio di veder sfiorire le proprie attività da cui traggono sostentamento per le loro famiglie. L’opinione comune è che poco o nulla si stia facendo per ovviare al problema.
L’amministrazione comunale, va precisato, non ha né le pertinenze tecniche né le risorse economiche per fronteggiare, capire e debellare questo grave problema. Tutto ciಠche dovrebbe fare sarebbe investire dello stesso le sfere amministrative superiori. Questo andrebbe fatto di concerto con i comuni vicini, afflitti dal medesimo problema. Ma, soprattutto, andrebbe fatto per tempo utile.
Durante la scorsa stagione estiva, infatti, si era tenuta a Praia a Mare una conferenza dei servizi tra le amministrazioni comunali di molti dei comuni della riviera dei cedri e dei comuni lucani interessati dal corso del Noce. Ad essa parteciparono anche rappresentanti dei balneari, delle polizie municipali, dell’Azienda sanitaria e della capitaneria di porto. In quell’occasione si puntಠl’attenzione sul Noce, si promisero interventi e si sottolineಠcome i mesi invernali non sarebbero passati nell’inoperosità .
Oggi, in primavera, bisogna fornire delle risposte a quanti hanno a cuore la salute del mare, la propria e quella dell’economia del proprio paese.
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