Candidature scellerate e prive di mordente
Gli elettori testimoniano la propria sfiducia
DI MARTINO CIANO
(da Il Domani di Calabria)
ALTO TIRRENO – Tra due settimane gli elettori saranno chiamati ad esprimere il proprio parere, ma il vero problema che molti rappresentanti locali stanno incontrando è convincere i cittadini ad andare a votare.
Mai si era visto un abbandono così radicato e pungente che non promette nulla di buono. Lo spauracchio dell’astensionismo è vigile e anche chi si presenterà presso i seggi elettorali sarà tentato dal lasciare la propria scheda in bianco.
A Praia a Mare quanto a Tortora la sfiducia prende forza dalle solite querelle politiche che si sono innescate tra i gruppi nati all’interno degli stessi partiti. Il Pd è il caso emblematico in cui la coerenza interna è data solo dal simbolo, per non parlare del pessimo rapporto che il partito ha creato con i cittadini.
Come fanno notare alcuni abitanti «a Praia a Mare non si capisce quale Pd parli, viste le tanti voci contrastanti che lo animano». A Tortora invece il partito ha destato attenzione solo per i modi con cui il suo segretario è stato eletto, dopodiché è completamente scomparso dalla scena senza aprir bocca sui tanti problemi che affliggono il paese, visti anche i legami politici che si sono intrecciati tra il partito e l’attuale amministrazione Silvestri.
Il Pdl anche non naviga in acque migliori e ha favorito un gioco di nomi che è illogico e che, a detta dei cittadini sfiduciati, non porterà nessun rappresentante territoriale al consiglio provinciale.
Degli otto candidati che gravitano a Tortora la maggior parte vede questa tornata elettorale come il banco di prova per tirare le somme in vista delle prossime elezioni comunali. Questo panorama blando e alquanto lontano dai fini onorevoli che puntualmente la politica sbandiera durante la sola campagna elettorale, non da a nessuno la possibilità di recuperare un po’ di fiducia.
A tal proposito diventa lungimirante il commento di un cittadino giovane e palesemente sfiduciato «siamo considerati onesti, buoni ed intelligenti solo durante la campagna elettorale poi passate le elezioni i nostri problemi continuano e nessuno ci ascolta più. La politica nelle nostre zone usa due armi: il clientelismo e la vendetta. Ricevere un diritto è un favore, fare il proprio dovere e rimanere al proprio posto senza disturbare è un obbligo e sempre così sarà».