Sigilli ai depuratori di Santa Domenica Talao e Acquappesa
Torna in azione la Procura di Paola. Il totale ora sale a 13
DI GESTIONE
La Procura della Repubblica di Paola, di concerto con l’ufficio ambiente del palazzo di giustizia, con la Polizia provinciale e con la Capitaneria di porto ha apposto i sigilli agli impianti di depurazione dei comuni di Santa Domenica Talao e Acquappesa.
Il computo totale dell’inchiesta sulla depurazione dell’alto Tirreno cosentino, partita agli inizi di luglio, è di ben tredici sequestri. Ricordiamo che in precedenza erano finiti nel mirino degli inquirenti i depuratori dei comuni di Santa Maria del Cedro, Grisolia, Maierà (due impianti), Diamante, Aieta, Fuscaldo, Guardia Piemontese e tre impianti di San Nicola Arcella.
Salgono a cinque, invece, gli indagati nell’inchiesta. Tra essi, il sindaco di Santa Domenica Talao. Le accuse per loro sono di violazione di leggi in materia ambientale.
A causa dell’emergenza depurazione, recentemente il sostituto procuratore Eugenio Facciolla ha nominato un super consulente per la gestione indiretta degli impianti posti sotto sequestro, monitorandoli costantemente.
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