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La bambina di 8 anni morta nell’ospedale di Cetraro
Pericardite non diagnosticata. Indagati otto medici
DI GESTIONE
BELVEDERE – Si sono svolti il 15 agosto, nella chiesa di Santa Gemma, in contrada Palazza di Belvedere, i funerali per Grazia Maria Granata, la bimba di 8 anni morta lunedì 10 all’ospedale di Cetraro, nel reparto di Pediatria, 24 ore dopo il ricovero per vomito e diarrea.
Per il giorno delle esequie, partecipate in massa dai cittadini di Belvedere, il sindaco Enrico Granata, parente della giovane, ha proclamato il lutto cittadino. Intorno al piccolo feretro bianco coperto di fiori, i compagni di scuola.
Per la morte della piccola Grazia Maria, sono indagati i seguenti medici: Demetrio Caccamo del 118 Pet e Giancarlo Pellegrino del pronto soccorso; i pediatri: Faminia Cervo, Giacomo Santoro e Giuseppe De Martino; il cardiologo Piero Lo Presti; l’anestesista Carmelo Romano, e l’urologa Agnese Mollo.
L’esito dell’autopsia, una pericardite non diagnosticata e non curata, farebbe emergere gravi responsabilità a carico dei sanitari che hanno visitato la bimba. Toccherà al Pm titolare dell’inchiesta sul presunto caso di malasanità, Eugenio Facciolla, valutare se gli otto medici che hanno gestito il caso, abbiano o meno, operato con imprudenza, negligenza o imperizia.
L’esame autoptico venerdì presso l’obitorio dell’ospedale di Cetraro ha permesso di accertare che Grazia Maria Granata è morta perché non è stata per tempo diagnosticata da nessun medico una grave sofferenza cardiaca. Nello specifico – secondo quanto si è appreso – è stato rinvenuto del liquido nella regione del cuore, dovuto ad una “pericardite” non diagnosticata e, quindi, non adeguatamente trattata.
L’autopsia è stata eseguita dai periti legali nominati dal pm, Raffaele Mauro e Roberto De Stefano. All’esame hanno preso parte il perito nominato dai genitori della bambina, Mirko Massimilla, e il dottor Iuele per conto dell’Asp. Per i risultati definitivi dell’esame autoptico e istopatologico ci vorranno circa 60 giorni.
