Tortora, Lacava: "L'unica soluzione è l'impianto consortile"

Botta e risposta con il sindaco dopo il sequestro deldepuratore
Lacava: “L’impianto consortile è l’unica soluzione accettabile”

TORTORA – Antonio Lacava, rappresentante zonale del Movimento in difesa del cittadino, risponde alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco Silvestri subito dopo il sequestro del depuratore di Via Falconara.

 

«Il sindaco Silvestri – dice Lacava – ha dichiarato che il problema del cattivo odore è stato completamente risolto ma ad Agosto il depuratore si è fatto sentire e i gli stessi cittadini della Laccata lo hanno chiamato per informarlo».

 

Silvestri ha inoltre dichiarato che entro quindici giorni sarà inaugurata una nuova vasca che garantirà al depuratore una capacità di trentamila unità. Ma per Lacava questa non è la soluzione definitiva.

 

«Le amministrazioni, infatti devono impegnarsi affinché il progetto dell’impianto consortile vada in porto. Per primo l’assessore Silvio Greco lo vuole e stesso lui garantirà, con il suo impegno, i finanziamenti necessari.

 

Il progetto potrebbe avviarsi già da ottobre ma il vero problema è un altro. Greco diede la sua piena disponibilità alla risoluzione del problema già l’anno scorso, ebbene le amministrazioni non hanno recepito il suo messaggio, anzi lo hanno ignorato e hanno cercato di risolverlo con metodi casarecci ed infelici».

 

Ma cosa garantirebbe la realizzazione di un impianto consortile? «La sua realizzazione garantirebbe la fine delle nostre angherie.

 

In primo luogo l’impianto verrebbe posto fuori dalle zone abitate, non prevederebbe tubature marine e quindi scarichi a mare, e le acque raccolte verrebbero utilizzate per uso irriguo o come riserva che i vigili del fuoco potrebbero utilizzare in casi d’emergenza».

 

Rimane comunque alto l’allarme ambientale. Sugli aloni marini che hanno invaso in questi giorni il mare di Tortora e Praia, ci sono pareri discordanti nonostante le notizie ufficiali.

 

I pochi turisti rimasti denunciano il silenzio delle amministrazioni locali che, nonostante i solleciti, non hanno preso in considerazione gli appelli e le paure legittime di chi ha scelto queste zone come meta per le proprie vacanze .