Tortora, Lamboglia: "Ci sarò anch'io"

L’ex sindaco ritorna in scena dopo la tornata provinciale
Per limitare il numero delle liste sacrificherebbe la leadership

DI MARTINO CIANO

TORTORA – «Sto mantenendo i contatti intrapresi durante la campagna provinciale per dare vita ad un gruppo di persone volenterose che vogliono lavorare ad una coalizione da presentare alla prossima tornata elettorale».

Così l’ex sindaco Pasquale Lamboglia annuncia la sua presenza in queste prime battute di preparazione alla prossima campagna elettorale, smentendo di fatto le voci che lo decretavano ormai fuori gioco.

«Il mio obiettivo – ha continuato Lamboglia – non è quello di fare una lista ma di unire delle persone capaci che possono dare un contributo concreto al paese. E’ importante stanare tutti coloro che vogliono solo entrare in partita, sottovalutando gli impegni che dovranno affrontare nella fase amministrativa».

 
L’ex sindaco, quindi, smentisce le insistenti voci di popolo che lo volevano ormai escluso dalla vita politica tortorese e fa luce sulla sua attuale posizione. «Se ce ne fosse bisogno metterei in dubbio la mia leadership.

Questo perché è necessario compiere un processo di sintesi, capace di limitare il numero delle compagini. Se si dovessero presentare di nuovo quattro liste allora il risultato sarebbe identico a quello di cinque anni fa. Tortora non ha né le forze, né i numeri per esprimere così tanti candidati».

Lamboglia spera che «con questo appello si possa creare una cernita tra i gruppi che stanno nascendo. Se questo non dovesse avvenire allora passo volentieri la mano, non è mia intenzione scontrarmi con soggetti che vogliono candidarsi a tutti costi.

Purtroppo Tortora vive in uno stato di precarietà e necessita di persone responsabili, capaci di rimettere in moto gli ingranaggi inceppati della macchina amministrativa tortorese».

Con questa ultima dichiarazione anche Lamboglia si unisce al coro levato dai consiglieri di minoranza Carmine Lapetina e Mario Montesano, che per primi hanno fatto appello al senso di responsabilità e al bisogno di creare un’aggregazione forte, che benefici di un forte consenso popolare.