Ricorso Tnc, impressioni dopo la sentenza

Papa: “Una sentenza che ci delude in pieno”
Lamboglia: “Confermato il verdetto del Tar”

DI MARTINO CIANO

TORTORA – “Una decisione che ci lascia senza parole”.

E’ questo il lapidario commento del consigliere di minoranza nonché capogruppo di Tortora nel cuore, Raffaele Papa, all’indomani della decisione del Consiglio di Stato che ha giudicato infondato il ricorso elettorale del gruppo politico tortorese, con il quale veniva chiesto l’annullamento del risultato del 28 e 29 marzo 2010 e quindi dell’elezione a sindaco di Pasquale Lamboglia.

Solo 15 voti hanno assegnato alla lista Impegno comune l’amministrazione di Tortora, una beffa per i componenti della lista Tnc che hanno deciso di appellarsi alla giustizia amministrativa, segnalando alcuni errori di interpretazione e di notifica avvenuti nel corso dello scrutinio, soprattutto nella sezione 4 del seggio di Via Giovanni XXIII e che avrebbero tolto la fascia da sindaco a Raffaele Papa.

Di diverso parere i giudici, visto che prima il Tar e ieri il Consiglio di stato hanno definito generiche e soprattutto non riscontrate nei verbali le motivazioni avanzate nel ricorso presentato da Tortora nel cuore.

“Non ci aspettavamo – ha continuato Papa – chissà cosa dal Consiglio di Stato ma quanto meno volevamo qualche spiegazione in più che puntualmente non è stata esaudita”.

Di diverso avviso invece il commento del primo cittadino di Tortora, Pasquale Lamboglia che ha detto: “Ce lo aspettavamo, già il Tar aveva anticipato quanto oggi riconfermato dal Consiglio di Stato. Non si può basare un ricorso elettorale – ha concluso il sindaco di Tortora – su motivazioni infondate e non documentate”.

Cala il sipario quindi su una vicenda che ha contribuito ad acuire la spaccatura creatasi a Tortora dopo l’insediamento dell’amministrazione Lamboglia.

“Ora si lavori seriamente – ha detto Papa – visto che i nostri governanti hanno usato il ricorso come scusa per giustificare la timida gestione finora propinataci. Inoltre sia questo il paese di tutti – ha concluso il consigliere di minoranza – visto che finora si è pensato al bene di pochi”.