E’ andato in scena oggi lo sciopero voluto dal settore delle imprese balneari per protestare contro l’asta delle concessioni, prevista dalla direttiva europea dei servizi, la famigerata Bolkestein, ma anche contro l’immobilismo della politica.
Fonti sindacali confermano che l’adesione è stata piena in comuni della Riviera dei Cedri come Tortora, Praia a Mare, San Nicola Arcella, Scalea, Santa Maria del Cedro, Diamante e altri.
Gli ombrelloni, come da programma, sono rimasti chiusi fino alle 11 in punto del mattino, poi il ritorno alla normalità. In questo sapzio di tempo, i gestori dei lidi hanno sensibilizzato i clienti verso la problematica “Trovando comprensione – hanno raccontato alcuni imprenditori – verso le nostre rivendicazioni. Il disagio – hanno anche aggiunto – è stato minimo e tollerato dagli avventori”.
Questo grazie anche a una serie di iniziative definite “Da gazebo” con l’offerta ai clienti di frutta e bibite per alleviare il caldo.
Anche alcune amministrazioni comunali, come nel caso di Tortora, hanno manifestato vicinanza ai protestanti lasciando la bandiera italiana a mezz’asta in concomitanza con lo sciopero.
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