Venerdì prossimo, sono previsti i primi interrogatori nell’ambito del procedimento che vede Alla sbarra, 13 imputati tra ex responsabili e dirigenti dello stabilimento Marlane di Praia a Mare, proprietà del gruppo Marzotto, dismesso nel 2004, accusati della morte per tumore di circa 50 operai dell’ex fabbrica tessile di Praia a Mare e di inquinamento dei terreni intorno allo stabile.
Secondo il cartello di associazioni che chiede verità per i familiari dei lavoratori deceduti in questi anni, è il 28 settembre che il processo Marlane entra nel vivo.
Verranno sentiti alcuni ex operai. Tra questi Luigi Pacchiano e Alberto Cunto, noti alle cronache per essere tra i principali accusatori delle morti avvenute tra le maestranze Marlane. Pacchiano, in particolare, negli anni novanta ha vinto una causa per il riconoscimento della sua malattia professionale ottenendo anche un indennizzo economico.
Il giudice ascolterà inoltre il consulente tecnico della Procura di Paola, Rosanna De Rose, che ha svolto gli accertamenti nei terreni circostanti lo stabilimento praiese rinvenendo la presenza di sostanze inquinanti.
Tra queste, sono state riscontrate dagli investigatori altissime concentrazioni di metalli pesanti come cromo esavalente, mercurio, nichel, zinco, vanadio, arsenico, piombo.
Infine, sono previsti gli interrogatori di due agenti di polizia giudiziaria, esecutori degli accertamenti.
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