PRAIA A MARE – Punto di primo intervento aperto 24 ore, comuni distanti dallo Spoke meno di 100 chilometri e presenza di elisuperfice.
Sono queste, in estrema sintesi, le risposte che la struttura commissariale della sanità calabrese ha fornito al Consiglio di Stato sul Capt di Praia a Mare.
L’istruttoria era stata richiesta da Palazzo Spada in vista del giudizio, previsto per il 14 novembre prossimo, sul ricorso presentato dai comuni di Praia a Mare e Tortora contro la conversione dell’ospedale praiese.
Un documento molto scarno, quello inviato da Scopelliti al Consiglio di Stato che non soddisfa i ricorrenti.
In particolar modo, per quanto riguarda la struttura di soccorso. Il Piano di riordino dell’emergenza – urgenza – come conferma lo stesso Scopelliti – prevede a Praia a Mare un Ppi h24, in quanto la struttura ha i giusti requisiti in termini di accessi. Una dichiarazione che ripropone il tema della dotazione organica di anestesisti e chirurghi.
“Se così è – dichiara il sindaco di Tortora, Pasquale Lamboglia – è evidente che mancano a Praia a Mare le figure indispensabili per un concreto servizio di primo soccorso”.
Nei prossimi giorni, i sindaci dei comuni ricorrenti incontreranno i legali che curano il ricorso al Consiglio di Stato.
“Studieremo le dovute controdeduzioni a quanto esposto dal commissario Scopelliti – ha detto ancora Lamboglia – e, soprattutto, valuteremo la strategia da adottare. Non escludiamo – ha poi concluso – di incontrare lo stesso Scopelliti per sondare la possibilità di trovare un accordo sulla dotazione del Capt di Praia a Mare consona alle esigenze del territorio interessato in cambio del ritiro della nostra azione legale”.