Praia a Mare, allarme scabbia a scuola rientrato

PRAIA A MARE – Ore di apprensione a Praia a Mare per i genitori degli alunni di due scuole cittadine a causa di una infezione di scabbia che oggi ha reso necessario la chiusura dei plessi.

Dal municipio rassicurano. Nessun allarme contagio, tutte le necessarie misure sono state prese e già da domani i bambini potranno tornare regolarmente tra i banchi.

Le prime segnalazioni, a quanto si apprende, sono partite due giorni fa e, nella giornata di oggi, il Comune, dopo aver consultato le autorità preposte, ha optato per la disinfestazione della scuole materna ed elementare, entrambe situate su via Verdi.

Dell’accaduto si è occupato il dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. Le voci circolanti tra la popolazione avevano infatti diffuso la notizia che la infestazione potesse dipendere dalla presenza nelle due scuole di alcuni bambini appartenenti alla comunità rom di Praia a Mare.

I sanitari dell’Asp hanno provveduto a recarsi nell’ex area industriale della Lini e Lane, dove la comunità risiede in alcune roulotte e ha sottoposto a visita specifica tutti i componenti. Tutti i controlli hanno dato esito negativo. Dunque, nessuna infestazione di scabbia presente nell’accampamento.

Un particolare che, unitamente alla disinfestazione effettuata in giornata nelle scuole di via Verdi, ha fatto propendere per la riapertura delle stesse a tutti i bambini, già dalla mattina di domani.

Gli organi dell’Asp non hanno mancato, tuttavia, di sottolineare lo stato di degrado in cui vive la comunità rom di Praia a Mare risollevando, nuovamente, la necessità di trovare una soluzione per questa annosa vicenda.

Dopo molti anni, infatti, il campo rom di Praia a Mare era stato sgomberato in seguito all’intervento dei carabinieri della compagnia di Scalea sulle tracce di alcuni degli occupanti arrestati, e processati per direttissima, con l’accusa di furto di energia elettrica a danno di una attività industriale presente nella parte recuperata dell’area.

Per i restanti componenti della comunità, tra cui anziani, donne e bambini, erano state trovate delle soluzioni alternative. Ma, da qualche tempo, quasi tutti sono tornati a vivere nelle roulotte parcheggiate all’ombra della Lini e Lane. Tra cumuli di rifiuti, macerie e eternit presente in parte della copertura della fabbrica dismessa.