Scippo della Tac di Cetraro: effetto domino

PRAIA A MARE – E se la Tac per Cetraro fosse quella di Praia a Mare? Prende piede, in queste ore, l’ipotesi di un nuovo scippo ai danni della struttura sanitaria praiese.

Voci insistenti, provenienti da ambiti sanitari, prospettano infatti il trasferimento del macchinario dal Capt di Praia a Mare allo spoke di Cetraro. Una sorta di “effetto domino sanitario” innescato dal trasferimento a Castrovillari della Tac di Cetraro a pochi giorni dalla consegna dei lavori di adattamento di alcuni locali di Radiologia del Iannelli per ospitare la nuova attrezzatura diagnostica.

Dopo le rimostranze della politica e dei sindacati cittadini, dalla Regione Calabria il consigliere Fausto Orsomarso si è affrettato a tranquillizzare tutti: “A Cetraro – ha detto al sindaco Giuseppe Aieta – una nuova Tac entro venti giorni”.

Roba che nemmeno in Svizzera. Figuriamoci in Calabria. La recente storia, infatti, insegna che per concludere un bando di gara per l’acquisto di 8 Tac, tra cui proprio quelle di Cetraro e Praia a Mare, l’Asp di Cosenza, pur con l’ausilio del Consip, ha impiegato più di due anni e mezzo.

Ecco allora dove troverebbero fondamento i timori del territorio circa lo spostamento a Cetraro del macchinario presente al Capt di Praia a Mare. Una pratica, del resto, che ha i suoi precedenti con trasferimenti di attrezzature e personale dalla struttura territoriale verso gli Spoke giustificati da logiche di opportunità dell’azienda sanitaria.

La notizia, al momento, non ha trovato alcuna conferma in ambienti dirigenziali Asp ma, se si dovesse concretizzare, il danno che ne riceverebbe il Capt di Praia a Mare sarebbe consistente.

Secondo dati aziendali, infatti, la Tac presente nell’ex ospedale praiese nel 2013 ha erogato ben 1656 prestazioni tra esami con e senza mezzo di contrasto. Un dato che viene descritto come tra i più elevati dell’intera Asp.

Sarebbe inoltre l’ennesimo atto illogico di una azienda sanitaria sempre più allo sbando dopo la bufera giudiziaria da cui è stata investita. L’ennesima spoliazione dei servizi offerti ai cittadini dell’Alto Tirreno cosentino.