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Depurazione del Tirreno, i fari della Procura sugli impianti

depuratore_generico_evPAOLA – La Procura della Repubblica di Paola sta svolgendo un’intensa attività di controllo sui depuratori comunali del Tirreno cosentino allo scopo di individuare eventuali disfunzioni negli impianti, segnalarli ai responsabili e ottenere migliorie del servizio.

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L’attività, in corso da diversi mesi, si avvale di personale di polizia giudiziaria e di ausiliari tecnici della Provincia di Cosenza.

Con priorità agli impianti situati lungo la costa o in prossimità di corsi d’acqua, tutti i depuratori del territorio di competenza della procura, da Amantea a Tortora, sono stati, o a breve saranno, oggetto di ispezioni.

La natura dell’iniziativa, in questa prima fase ispettiva – spiegano dagli uffici del procuratore capo, Bruno Giordano – è, per il momento amministrativa. C’è in sostanza l’intenzione di individuare eventuali disfunzioni negli impianti, anche piccole, avvertire le amministrazioni comunali e i responsabili tecnici del depuratore e ottenere immediate migliorie.

In alcuni casi – spiegano ancora dalla procura paolana – abbiamo trovato una lampada ultravioletti per l’abbattimento dei coliformi fulminata. In qualche altro depuratore, una pompa non in funzione. Ma anche intere fasi di depurazione ferme. Dunque, in alcuni casi, con interventi economici contenuti si migliora il servizio e si previene l’inquinamento del mare”.

Ovviamente, hanno fatto intendere gli investigatori, a seguito di questa fase ci saranno delle verifiche sugli interventi dei comuni e, in caso di mancati provvedimenti, l’attività diventerà necessariamente sanzionatoria.

Il messaggio per le amministrazioni comunali è chiaro: si metta mano alla manutenzione degli impianti per evitare una nuova raffica di sequestri. Per di più ora, quando l’estate è alle porte. “Questo territorio – ha fatto sapere il procuratore Giordano – merita un mare pulito”.

L’accento però, cade anche sulle continue difficoltà operative in cui il nucleo ambientale della Procura della Repubblica di Paola è costretto a operare. Basti pensare che l’attività di controllo è partita lo scorso gennaio. Ma, tra carenze di uomini e mezzi e il tempo necessario a reclutare gli ausiliari della Provincia di Cosenza, l’intera operazione ha subito un consistente dilatamento.

Il pressing della Procura sui comuni per la depurazione consta anche dell’invito di Giordano, risalente allo scorso 18 aprile, ad installare in tutti gli impianti un misuratore di portata delle acque per registrare i dati quotidianamente nel cosiddetto quaderno di marcia.

Un invito, in sostanza, a ovviare nel minor tempo possibile ad un annoso problema: l’immissione nella rete fognaria, e di conseguenza nei depuratori, delle acque piovane che, ingrossando il flusso dei reflui, spesso, vanifica il processo di depurazione.

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About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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