Fuscaldo, il convento di San Francesco cade a pezzi

FUSCALDO – Continua a peggiorare la situazione relativa al convento di San Francesco di Fuscaldo.


La chiesa è da quasi quattro anni inaccessibile, e nel mentre le crepe e le lesioni sui muri portanti con il passare del tempo diventano sempre più appariscenti. Tutto questo espone l’intero edificio a rischio crollo.

Nella quasi totale indifferenza non solo i padri passionisti sembrano abbandonati al loro destino, ma poco distante sta cedendo anche l’arteria che congiunge la marina al paese. Due problemi distinti dovuti all’avanzare del dissesto idrogeologico.

Il Convento dei passionisti a Fuscaldo attende il finanziamento relativo alle opere da effettuare. Opere che non possono attendere. Ma quanto meno, padre Graziano Leonardo, superiore dell’ordine, attende una risposta dal sindaco. Due mesi di silenzio nonostante le sue richieste. Eppure il progetto redatto con la collaborazione della sovrintendenza che si è avvalsa del supporto di geologi e tecnici vari, è bello e pronto. Ci sarebbero dei fondi in sospeso da destinare al Convento. Ma tra il dire e il fare il tempo trascorre, a queste latitudini, quasi inutilmente.

Nella missiva indirizzata al sindaco Gianfranco Ramundo il sovrintendente autorizzava le esecuzioni delle opere spiegando che “data la rilevanza degli interventi da eseguire su un edificio sottoposto a vincolo di tutela monumentale si raccomanda che l’esecuzione delle opere sia affidata a ditte specializzate nel settore del restauro monumentale”.

Le lesioni lungo gli archi della navata centrale della chiesa e sul pavimento sono i segni evidenti di un cedimento delle fondazioni dello stabile aggravate da uno smottamento dovuto alle infiltrazioni delle acque piovane.

Ma non si secondo piano non distante dal convento c’è la questione relativa all’interruzione della strada che congiunge la frazione marina a Fuscaldo paese. Il gruppo consiliare di Fuscaldo Europea, a riguardo, ha deciso di presentare ufficialmente una interrogazione consiliare. “Da una verifica sul luogo emerge chiaramente che ci troviamo di fronte ad una “manomissione dei luoghi” dovuti a lavori di allargamento della strada con finanziamenti della Provincia di Cosenza. Nel rimuovere un antico muro di pietra, sopra una falda idrica, è stata provocata una frana che ha messo a repentaglio la pubblica sicurezza nella viabilità, ma che, grazie al cielo, non ha procurato vittime”.

Ciò che Fuscaldo Europea chiede sono interventi urgenti al fine di scongiurare il rischio di ulteriori cedimenti. “La strada in questione è frequentatissima”.

Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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