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Santa Maria del Cedro, rifiuti: rescisso il contratto Mia

promo_insideSANTA MARIA DEL CEDRO – Ancora grane per la società di Massimo Rovito, finita in questi giorni sotto la lente d’ingrandimento delle autorità competenti per problemi legati alla gestione dell’impianto di recupero di rifiuti speciali non pericolosi di Santa Domenica Talao.

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È di ieri la notizia di una denuncia penale proprio a carico di Massimo Rovito, in qualità di amministratore unico della società, da parte dei carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Cosenza al termine di una ispezione condotta insieme ai militari della stazione di Scalea. Dal controllo sono emerse una serie di violazioni in materia di tutela, salute e sicurezza sul lavoro, oltre la presenza di personale senza regolare assunzione. Inoltre è atteso per oggi il verbale dell’ispezione della polizia intercomunale. Notizie trasmesse già alla Procura della Repubblica di Paola, agli uffici della Provincia di Cosenza e al Comune di Santa Domenica Talao.

Proprio in virtù di questi ultimi accadimenti e dello stato emergenziale della struttura, l’impianto è stato temporaneamente chiuso allo scarico dei rifiuti, per decisione della proprietà, fino al 9 maggio.

Ed è anche a causa di questo fermo dei lavori che la Giunta Vetere ha deliberato per la revoca dell’incarico. Il documento è del 17 aprile scorso. “Il servizio di accettazione e valorizzazione dei rifiuti solidi destinati a recupero – si legge nella delibera – non può essere sospeso poiché cagionerebbe gravi danni ambientali e pericolosi per l’igiene pubblica”.

L’amministrazione Vetere aveva stipulato la convenzione con la Mia a luglio 2014. Il contratto era anche stato prorogato fino al 31 maggio 2015, ma per altre gravi inadempienze il sindaco ha ritenuto quindi opportuno interrompere il rapporto e affidare il servizio ad un’altra ditta.

Nel presentare l’offerta, l’azienda di Massimo Rovito proponeva gratuitamente il servizio di raccolta e ritiro di carta e imballaggi presso le attività commerciali di Santa Maria del Cedro, “mediante – come riporta la delibera del 17 aprile – l’utilizzo di macchine e operatori della società Mia Srl”. La ditta inoltre si impegnava a “fornire cento bidoni da 360 litri e la raccolta del multimateriale e un container per la raccolta degli ingombranti”.

Parametri che la Mia non ha rispettato e che hanno portato alla rescissione anticipata del contratto.

Lo stesso aveva fatto il Comune di San Nicola Arcella lo scorso 13 aprile. Anche l’amministrazione guidata da Barbara Mele ha imputato all’azienda di Rende una serie di inadempienze che hanno causato emergenza ambientale e sanitaria con il conseguente sequestro da parte dei carabinieri di Scalea, nello scorso febbraio, dell’isola ecologica di località Vannefora che era stata affidata alla gestione della Mia.

La giunta Vetere ha affidato il servizio alla ditta Cama di Santa Maria del Cedro.


About Pierina Ferraguto

Giornalista pubblicista dal 2013. Laureata in Filosofia e scienze della comunicazione e della conoscenza all'Università della Calabria. Dal 2006 al 2008 lavora come stagista nella redazione di Legnano de Il Giorno. In Calabria lavora con testate regionali di carta stampata e televisive.

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