Lottizzazione “Pianeta Maratea”. L’accusa: amministrazione Di Trani rinegoziò convezione a vantaggio del privato. Danno da 691mila euro.
MARATEA – La guardia di finanza ha segnalato alla Corte dei conti l’ex sindaco di Maratea, Mario Di Trani, e altri 11 amministratori del mandato 2009 – 2014 per un presunto danno erariale di 691mila euro.
Il provvedimento a seguito dell’indagine condotta dalle fiamme gialle di Maratea su delega della procura regionale della Corte dei conti di Potenza e incentrata sugli atti amministrativi di un piano di lottizzazione per insediamento turistico residenziale in località Santa Caterina.
Al centro dell’attenzione degli inquirenti una nuova convenzione tra il comune e il privato e, in particolare, due atti prodotti da quella amministrazione. Si tratta delle delibere del Consiglio comunale 33 e 34 del 2010 con le quali era stata stabilita una nuova convenzione.
I documenti che indicano la lottizzazione come “del Pianetamaratea” stabilivano “l’interesse pubblico” alla realizzazione dell’intervento proposto dal privato e approvavano lo schema di convenzione con lo stesso.
“In conseguenza di tali atti – informa il comando provinciale della guardia di finanza di Potenza – il Comune di Maratea rinunciava alle opere di urbanizzazione secondaria destinate alla collettività da realizzare in località Santa Caterina e consistenti nella realizzazione di un campo di calcetto, con annessi spogliatoi, e di un anfiteatro e, allo stesso tempo, cedeva un tratto di strada che collega le frazioni montane di Maratea con la SS18. Il tutto a prezzi stimati di gran lunga inferiore al valore commerciale, ritenendo così di compensare la realizzazione di tali opere”.
A stimare le somme fu l’ufficio tecnico comunale ma – secondo gli investigatori – utilizzando il prezzario ufficiale della Regione Basilicata aggiornato al 2008, mentre era però già in vigore quello del 2010. Inoltre nel calcolo non si tenne conto di altri costi funzionali: impianti di acqua e luce, progettazione e sicurezza.
In sintesi, gli investigatori ritengono che il comune chiese al privato molto meno di quanto dovuto.
“Nello specifico, come accertato nel corso delle indagini – spiegano i finanzieri – per il campo di calcio veniva stimato un valore di 70mila euro a fronte di quello effettivo non inferiore a 167mila. Per l’anfiteatro un valore di 60mila euro a fronte di 426mila. Per la bretella di collegamento stradale un valore di 115mila 600 euro a fronte di 319mila 130”.
Un danno “accessorio” è individuato proprio in merito a quest’ultima opera. “Con la cessione del tratto di strada e la rinuncia alla bretella di collegamento nella sostanza il Comune si è privato di una strada che collegava il litorale con le frazioni alte di Maratea , salvaguardando la proprietà di un piccolo tratto di strada di metri mille e 360”.
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