Sfogo dei cittadini dopo i recenti furti in appartamento. Chi li ha subiti diffonde video e chiede di non minimizzare. Chi li teme invoca protezione.
SAN NICOLA ARCELLA – Una breve sequenza video catturata dalle telecamere di sorveglianza mostra due uomini incappucciati che, all’una e 20 circa della notte di martedì 14 giugno, si muovono furtivi all’interno del giardino dell’abitazione di San Nicola Arcella in cui, pochi istanti dopo, si verificherà un furto.
36 secondi isolati e messi in rete, condivisi su Facebook come commento al link della notizia diffusa da Infopinione. È lo stesso proprietario di casa a diffondere il video per far passare un concetto: non si parli di contesto sereno, di eventi ordinari, di ladri della domenica.
I cappucci indossati per coprire l’identità, la sicurezza nei movimenti furtivi: elementi che lascerebbero infatti pensare a ladri di professione. Persone organizzate.
E già nella giornata di ieri, dopo la divulgazione del fatto di cronaca, lo stesso cittadino aveva esternato, con le stesse modalità, il suo sfogo: “Non dobbiamo fare allarmismi – aveva scritto – ma nemmeno dobbiamo nascondere la testa sotto la sabbia e cercare di giustificare quella che in realtà è una assoluta incapacità a contrastare questo genere di eventi da parte delle istituzioni a ciò preposte. Intanto bisogna specificare che non si tratta di pochi spiccioli e se non è stata portata via la vettura insieme ad altri oggetti è solo perché chi veniva derubato per un fortuito caso è stato svegliato. Circostanza che forse poteva rilevarsi ben più tragica di un furto. Affermare che sia normale subire furti con frequenza quasi quotidiana in un paese piccolo come San Nicola Arcella non è un’affermazione da Stato di diritto”.
Queste le parole usate da chi, dunque, oltre a subire il furto si è praticamente ritrovato faccia a faccia con i ladri e riflette su come passi in secondo piano il valore delle cose rubate a confronto con il rischio di subire un aggressione personale, per sé o per i componenti della propria famiglia.
Altri cittadini hanno voluto dire la loro in merito. Tra chi non ha avuto un’esperienza simile c’è molta apprensione e si chiede maggior controllo.
“Bisogna fare indagini – scrive una lettrice – e scoprire questa banda che già da diversi anni sta facendo pulizia delle case soprattutto nei parchi”.
E ancora: “Siamo alla frutta! Lo Stato sembra incapace di tutelare quello che è un diritto fondamentale del cittadino, la sicurezza, anche in un paese piccolo. Destano poi profonda perplessità le affermazioni riportate del comando carabinieri di Scalea che definiscono tali atti criminali episodi ordinari, singoli, non collegati. I furti, siano essi commessi da una banda organizzata o da singoli, anche se sono tra loro non collegati, non costituiscono mai episodi ordinari in uno Stato di diritto”.
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