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Sangineto, adottati sei cani maltrattati

Malnutriti ed in pessime condizioni erano all’interno dell’azienda agricola del padre di due dei ragazzi autori dell’uccisione del cane Angelo. L’Anpana li affida a famiglie sicure.


SANGINETO – In attesa della manifestazione di domani a Sangineto i sei cani che malnutriti e in pessime condizioni igienico-sanitarie erano stati ritrovati nel corso di un controllo, disposto dalla procura di Paola, sono stati dati in adozione.

Erano nell’azienda agricola del padre di due dei ragazzi autori della barbara uccisione del cane “Angelo”. In custodia fino a pochi giorni fa nel canile Le Quattro zampe di Paola, adesso, grazie all’associazione Anpana – Oepa, hanno una famiglia.

Una buona notizia dopo mesi di cronache inquietanti che hanno messo in risalto il lato oscuro della Calabria. Si tratta del primo passo che l’associazione compie nell’ambito delle adozioni. Un progetto nato in forma sperimentale che implementa una nuova branca tra le varie attività che la stessa già svolge nel settore protezionista. Il settore da colmare, quello delle adozioni dei cani ospitati nelle strutture di ricovero, troverà piena attuazione nel 2017 con la nascita di una apposito sito, con book fotografici e descrizioni dettagliate degli amici a quattro zampe.

L’associazione si è avvalsa della collaborazione di Paolo Panaro, apprezzato conoscitore del settore che ha fornito tramite principi e idee chiave l’esperienza giusta per far decollare il progetto. Non a caso ha consentito in questi primi mesi di cosiddetta sperimentazione, l’adozione di 14 cani presso altrettante famiglie. Il progetto prevede, grazie anche alla rete di conoscenze intessute da Panaro, collaborazione e appoggio con altre associazioni nelle regioni in cui i cani abbiano richieste di adozione in modo tale da offrire le migliori garanzie in termini di controllo e verifica delle stesse.

L’impegno dell’Anpana – Oepa e di quella straordinaria realtà rappresentata dall’associazione Ris – Pet di Panzano di Campogalliano, in provincia di Modena, formata da tante volontarie che si dedicano incessantemente all’accoglienza e collocamento in famiglie accuratamente selezionate dei bisognosi amici a quattro zampe, insieme all’esperta Maura Dinoni che opera nel territorio di Fanano (Modena), ha permesso che i primi sei piccoli adottati possano dimenticare completamente le pene di una vita sicuramente non affettuosa finora trascorsa. Ed è solo il primo passo.

Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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