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Sarà il procuratore Maurizio De Franchis a guidare temporaneamente la Procura della Repubblica di Paola in attesa dell’insediamento di Pierpaolo Bruni. Bruno Giordano va a Vibo Valentia e ha salutato il personale degli uffici paolani con una cerimonia sobria, nel perfetto stile “istituzionale” del “cacciatore di veleni”.
PAOLA – Sarà il sostituto procuratore Maurizio De Franchis il facente funzione della procura di Paola in attesa dell’insediamento del nuovo procuratore Pierpaolo Bruni.
Il nuovo pm proveniente da Napoli ha preso servizio venerdì scorso e sarà quindi momentaneamente a capo dell’ufficio rimasto vacante per il trasferimento di Bruno Giordano alla procura di Vibo Valentia, dove si è insediato il 7 marzo.
Proprio Giordano ha salutato i dipendenti degli uffici, diretti dal responsabile amministrativo Paola Cassano, e i suoi stretti collaboratori nel corso di una breve cerimonia nell’aula “Lo Sardo”.
Un’iniziativa sobria, come è nello stile di Giordano che ha coordinato a Paola importanti inchieste sulla criminalità e su reati ambientali.
È stato un momento per il procuratore capo di tracciare un consuntivo di otto anni e mezzo a Paola. Anni che, come ha ammesso lo stesso, sono stati caratterizzati da soddisfazioni lavorative e personali per i rapporti instaurati con gli stessi dipendenti. Al di là del lato professionale c’è anche quello umano di un procuratore sempre disponibile e ancorato ai principi cardine delle istituzioni.
Alla cerimonia erano presenti anche l’attuale presidente dell’ordine degli avvocati Giacomo Pace e il predecessore Vito Caldiero, nonché rappresentanti delle istituzioni, dal comandante di compagnia dei carabinieri di Paola, Antonio Villano, ai vertici della guardia di finanza, degli uffici di procura guidati dal maresciallo Salvatore La Rosa.
E naturalmente i pm. Ad oggi sono rimasti tre sostituti: Valeria Teresa Grieco, Anna Chiara Fasano e Maria Francesca Cerchiara che saranno quindi guidati momentaneamente da De Franchis prima dell’avvento di Bruni.
Si apre un nuovo capitolo alla Procura della Repubblica di Paola. Una nuova pagina, dopo due mandati alla guida di Giordano che per le inchieste sull’ambiente si è meritato l’etichetta di “cacciatore dei veleni”.
