Lao Pools Srl interdetta per ‘ndrangheta dalla prefettura di Cosenza. Il sindaco revoca il servizio e lo affida d’urgenza ad altra ditta. Ma è polemica politica perché i problemi con il privato sono annosi. E il 5 aprile parte il processo per maladepurazione che coinvolge la ditta e il sindaco Basilio Ferrari.
PAOLA – Lao Pools Srl è nell’occhio del ciclone e trascina nel vortice delle polemiche anche l’amministrazione comunale di Paola.
Solo alcuni giorni fa, infatti, si è appreso che la prefettura di Cosenza ha disposto una interdittiva antimafia contro la ditta. Sono state accertate irregolarità. Di conseguenza il sindaco Basilio Ferrari ha revocato al privato il servizio idrico integrato e di depurazione. La funzione è stata affidata d’urgenza ad un’altra società.
Per la minoranza era impossibile non sapere da tempo quello che stava accadendo. E il provvedimento scaturito dalla prefettura di Cosenza è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso di una situazione paradossale. Nel documento del prefetto si parla di ‘ndrangheta. Ma queste sono vicende che troveranno il loro tempo.
Il problema, al di là degli aspetti che scaturiranno da certe decisioni, è anche un altro. I dipendenti. Sono dieci a tempo indeterminato e sette che espletano lavoro con la cooperativa che si occupa delle bollettazioni. Che fine faranno? A questa domanda molto probabilmente si potrà trovare risposta tra qualche giorno. Per adesso c’è il passaggio di consegne tra Lao Pools e Ecologia Oggi. La ditta che si occupa di differenziata e rifiuti si occuperà quindi in via di urgenza di servizio idrico integrato e depurazione. Qualcuno rileva che non potrebbe effettuare il servizio.
Tornando alla questione dei dipendenti, per domani è stata convocata una riunione con i sindacati per verificare le ripercussioni che scaturiranno dalle decisioni che l’amministrazione comunale dovrà necessariamente prendere. Saranno sufficienti due mesi per bandire la gara europea relativa al servizio? Vedremo. Il sindaco ha comunque rassicurato i lavoratori. I problemi di Lao Pools non dovrebbero ripercuotersi su di loro. Ma rimaniamo nel condizionale.
È stato un brutto affare per l’amministrazione. Si pensi che in società c’era chi si vantava di “amicizie importanti”. E non certo politiche. Le presunte “entrature” hanno non a caso portato il prefetto di Cosenza a determinarsi di conseguenza.
Non dimentichiamo, inoltre, che il 5 aprile si aprirà il processo a carico dell’amministratore di Lao Pools, Marcelo Forte. Un processo quello in collegiale relativo alla depurazione che coinvolge anche l’attuale primo cittadino, Basilio Ferrari.
Le accuse sono gravi. In particolare per Forte al quale viene contestato il danno ambientale per “aver cagionato un rilevante inquinamento delle acque del torrente Licciardo e del Mar Tirreno nel tratto compreso tra Paola e San Lucido”.
Contestata anche l’aggravante perché in presenza di aree a rischio paesaggistico – ambientale e l’ulteriore aggravante ambientale (di cui all’articolo 452 novies). Le attività di indagini riguardanti il depuratore di Paola sono state affidate al personale dell’ufficio di polizia giudiziaria dell’ufficio locale marittimo e al nucleo ambiente della procura di Paola.
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