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Incendi in Riviera dei Cedri, la terra brucia e i cittadini hanno paura

Troppi gli incendi che hanno colpito la Riviera dei Cedri nel periodo sprovvisto della copertura del servizio antincendio. Spesso minacciano le abitazioni e i cittadini non dormono sonni tranquilli. I piromani avvantaggiati dall’alto numero di terreni incolti.


SANTA MARIA DEL CEDRO – La terra brucia e i cittadini hanno paura.

Gli incendi che nel mese di giugno hanno funestato la Riviera dei Cedri e l’Alto Tirreno cosentino hanno lasciato traccia non solo sugli ettari di terreno arsi dalle fiamme. E’ successo a Scalea così come a Santa Maria del Cedro, a Diamante e in altri comuni.

A giudicare da quanto esternato da alcuni cittadini, resta addosso un senso di paura. Di insicurezza. Sono stati molti i casi in cui gli incendi hanno minacciato le abitazioni e solo la sorte e l’intervento dei soccorritori hanno evitato il peggio.

La questione degli incendi estivi non trova una soluzione. Per comprendere il fenomeno ci sono almeno due aspetti da tenere in considerazione. Le cause e le soluzioni.

Vigili del fuoco spruzzano acqua con gli idranti per proteggere le abitazioni.

L’anti incendio boschivo in Calabria

I piromani hanno avuto vita facile fino ad ora. Quanto meno fino allo scorso 21 giugno. È questa infatti la data di attivazione del servizio anti incendio boschivo in Calabria.

Se ne occupa Calabria Verde, l’ente strumentale regionale ex Afor da tempo interessato da inchieste su incarichi ed appalti. Il colosso burocratico gestisce il contingente Aib formato dai suoi operai idraulico forestali ed integrato dal personale dei consorzi di bonifica.

Si aggiungono poi i convenzionati con Calabria Verde: volontari e vigili del fuoco. Questi ultimi sono comunque operativi tutto l’anno sui cosiddetti incendi di interfaccia, ovvero quelli che minacciano le abitazioni.

Infine il Piano Aib 2017 approvato dalla giunta regionale prevede e regola il supporto della protezione civile. Su tutto il sistema vigila la Regione Calabria.

Le difficoltà maggiori che incontra chi è deputato allo spegnimento dei roghi sono relative alla carenza di uomini e mezzi. Soprattutto in quei giorni in cui molti episodi si sono verificati contemporaneamente in più punti del territorio.

I sospetti della natura dolosa degli incendi tira in ballo anche le forze dell’ordine. Dal comando della compagnia dei carabinieri di Scalea fanno sapere che l’Arma è spesso impegnata nel supporto all’azione dei vigili del fuoco.

Ma pare che non ci siano denunce da parte dei cittadini che hanno subito o rischiato di subire danni dalle fiamme. La Procura della Repubblica di Paola, tuttavia, è stata informata di quanto sta accadendo proprio su iniziativa dei carabinieri.

Uno degli incendi è avvenuto nei pressi del Castello di San Michele a Santa Maria del Cedro.

Lotta ai terreni incolti

La causa principale degli incendi è la mano dell’uomo. È questa una opinione molto diffusa anche se gli arresti di piromani sono molto rari.

Ma a facilitare il loro compito, qualunque sia il loro obbiettivo, ci sarebbero i terreni incolti. Questo almeno nelle aree adiacenti agli abitati. Quasi sempre è da questi terreni che partono gli incendi. Le fiamme poi finiscono per mettere a repentaglio le confinanti aree coltivate e perfino le abitazioni dei cittadini.

Anche in questo caso si tratta di un problema annoso che pare non trovare mai soluzione. Santa Maria del Cedro è uno dei comuni più colpiti dai recenti roghi. A nulla pare essere valsa l’ordinanza emanata il 10 giugno dal sindaco per obbligare anche i privati alla pulizia dei terreni incolti.

Le sanzioni, che variano da 25 a 500 euro, non sembrano spaventare i proprietari inadempienti. A maggior ragione se si tiene conto delle difficoltà nei controlli dovuti a carenza di personale della polizia municipale.

Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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