Porto di Paola al palo. Si è dimesso Emilio Perfetti, l’ultimo rappresentante del comune in seno al Cda della società. Il progetto nato nel 2000 non è mai decollato. Mentre il presidente sembra essersi dileguato nel nulla c’è da capire quali sono le reali intenzioni dell’attuale governo cittadino.
PAOLA – Emilio Perfetti si è dimesso dal consiglio di amministrazione del porto turistico di Paola. Era l’ultimo componente della società a rappresentare il comune.
Il progetto della realizzazione dell’infrastruttura resta ancora al palo. Quasi scomparso nei programmi elettorali dell’attuale amministrazione. Con il passare del tempo si è percepito che l’opera, molto onerosa, è forse irrealizzabile.
Eppure c’era chi come Perfetti ci credeva. Sin dall’inizio della sua esperienza nella società ha avuto un rapporto di stima e collaborazione con l’ingegnere Antonino Nigro, presidente del Cda.
“Il mio compito – spiega Perfetti – sostanzialmente, era quello di fare da trait d’union con il sindaco e l’amministrazione comunale. Ho partecipato con grande convinzione a tutte le attività svolte dalla società per portare avanti il grande disegno della costruzione del porto a Paola”.
Presente ad ogni Cda, assemblea ed evento proprio perché “credevo fortemente – ha aggiunto – nella capacità di questa opera di rappresentare una svolta nell’economia della città. Ho creato una serie di contatti preziosi per la società, utili al raggiungimento degli scopi prefissati. Ho risolto nell’arco di pochissimo tempo una annosa vicenda relativa ad un procedimento penale che coinvolgeva l’assetto societario per delle presunte irregolarità amministrative (rivelatesi poi infondate, ndr)”.
L’inghippo due anni fa. Cosa è accaduto?
“Quando mancava davvero poco – racconta Perfetti – all’ultimazione delle procedure amministrative per la costruzione del porto, la società ha diminuito drasticamente la frequenza delle presenze in città, risultando assente per più di un anno nonostante numerose richieste di contatto. L’attività societaria non è più ripresa con il vigore necessario per la realizzazione degli obiettivi prefissati e, a ottobre 2016, ho comunicato alla società il mio disappunto.
Nigro ha ripreso dopo qualche tempo i contatti giustificando la sua assenza con motivazioni di natura familiare per le quali ho mostrato la mia comprensione, promettendo di riprendere là dove le iniziative erano state lasciate”.
Nonostante tutto la situazione è rimasta inalterata. “A maggio – spiega ancora Perfetti – anche a causa della mia concomitante candidatura alle elezioni comunali, ho deciso di rassegnare le mie dimissioni irrevocabili dalla carica di consigliere di amministrazione. Desidero precisare che durante tutta la durata dell’impegno non ho mai percepito un euro né a titolo di indennità di carica, né compensi di altra natura, avendo a cuore solo la buona riuscita del progetto”.
Adesso comunque si tratterà di capire cosa intende fare l’amministrazione Perrotta considerato che l’opera era fortemente voluta proprio dal sindaco. Tra le ultime iniziative del comune c’è stata quella dell’avvio della procedura per restituire al demanio l’area.
Una bandiera bianca? Vedremo nei mesi a venire cosa accadrà anche in considerazione del fatto che sono stati spesi in precedenza fiori di quattrini anche da parte dell’ente. Soldi gettati alle ortiche, o si cercherà di uscire da un impasse lungo quasi 20 anni?
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