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Paola, racconti dal carcere per il reinserimento nella società

Manifestazione nella Casa circondariale di Paola per presentare il laboratorio di scrittura creativa per detenuti di Rosalba Baldino. La giornalista è coordinatrice del progetto. Focus sul prezioso ruolo dei volontari.


PAOLA – Un progetto di integrazione che mira al reinserimento nella società.

L’esperienza di scrittura creativa con i detenuti della Casa circondariale di Paola ha avuto il suo apice nel corso di una partecipata manifestazione.

Alla stessa hanno preso parte la giornalista Rosalba Baldino, autrice del libro “Controluce, racconti dal carcere”, l’assessore regionale Federica Roccisano e l’assessore comunale Francesco Città.

Protagonisti della giornata i detenuti che hanno chiesto di poter continuare il laboratorio di scrittura creativa. Si è aperta con questa esperienza una nuova porta. Uno spazio di libertà. È stata una giornata di emozioni quella vissuta nella casa circondariale di Paola.

“Mi piace sentire il rumore dell’acqua sotto la chiglia della barca. Vivo in un paese di mare e il mare fa parte della mia vita. Quando navigo sono sereno, è come se la mia anima, cullata dalle onde, ritrova la tranquillità”. È questo uno dei racconti dal carcere.

Di gente caduta che attende di rialzarsi. Un lavoro che è stato reso di possibile realizzazione non solo grazie a Rosalba Baldino, ma anche per l’impegno degli “angeli custodi” dei detenuti del carcere.

Il ruolo dei volontari

Prezioso in tal senso è stato l’aiuto dei volontari Daniela Pizzini, Ada Bonelli e Mariella Fornario dell’associazione Piergiorgio Frassati che da 25 anni si dedicano ai reclusi della Casa circondariale di Paola. Collaboratrici speciali.

Le volontarie disbrigano per loro faccende burocratiche e fanno anche da “Charitas” se i detenuti hanno bisogno di indumenti o accessori.

A maggio hanno aiutato un recluso a laurearsi. Hanno fatto da ponte con l’Università di Cosenza acquistando anche dispense. Hanno preso parte poi alla discussione della sua tesi.

“E’ stato un momento bellissimo” – ci dicono. Oggi lo stesso si sta facendo con altri due detenuti. Organizzano anche corsi e spettacoli. Un lavoro spesso silenzioso. Ogni anno l’Epifania è dedicata ai figli dei detenuti. Una festa con tanti regali.

L’obiettivo di questo lavoro in prima linea? “Dare una speranza a chi ha sbagliato e ha voglia di riscattarsi. Nessuno – ci dice Daniela Pizzini – è immune da errori”.

Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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