Perrotta pretende centralità. Ma non tutti sono d’accordo. Incarichi e “caso” Pavone all’attenzione dei gruppi. Opposizione: si spaccano Cambia Paola e Rete dei beni comuni. E Giuliana Cassano è ancora in attesa dell’investitura consiliare

PAOLA – Febbraio glaciale per la politica, tra tensioni in maggioranza e nei gruppi di opposizione.
In mezzo ci sarà anche l’udienza relativa al ricorso presentata dall’ex Giunta di centrodestra a riguardo di una presunta incompatibilità di componenti dell’Esecutivo e consiliari.
Innanzitutto c’è da dire che ci sono fibrillazioni in maggioranza su alcune scelte. Perrotta pretende centralità. Ma non a tutti sta bene. E così si stanno registrando frizioni tra gruppi e all’interno degli stessi partiti. Sugli incarichi e su alcune scelte “difficili” da compiere, tra queste il caso relativo all’assunzione di Fabio Pavone.
Ma la spaccatura che sembra insanabile è nelle fila dell’opposizione: andranno ognuno per la loro strada la Rete dei Beni Comuni e Cambia Paola.
Le strade dei due gruppi del resto sembra che si erano già divise dopo le elezioni. Enzo Limardi il già candidato a sindaco e consigliere comunale dimissionario (che lascia il posto a Giuliana Cassano) è stato beccato da alcune componenti di Cambia Paola.

Oggi a difenderlo è la Rete dei Beni Comuni: “siamo riusciti a condividere – si spiega – un programma innovativo, ricco di proposte immediatamente attuabili.
Con la candidatura a sindaco di Enzo Limardi – prosegue la nota – siamo riusciti a dar voce alle nostre idee con un linguaggio nuovo in grado di arrivare al cuore di tutti. Solo con gli occhi di chi ha conosciuto il mondo era possibile immaginare e dare forma ad una città diversa, una città che dalla Calabria guarda all’Europea, una città in cui protagonisti devono essere sempre i cittadini e non i politici”.
Quindi l’accusa: “il cammino non è stato privo di insidie spesso causate da nostre componenti che invece di ispirarsi al progetto condiviso speravano di trarre un po’ di visibilità per sé. La nostra forza è sempre consistita nell’unione del gruppo e nel desiderio di lavorare al progetto comune. Vincendo anche dinanzi al Tar e difendendo il diritto di rappresentare tanti paolani”.
Una rappresentanza, quella di sinistra, che mancava da anni.
La Rete dei Beni comuni ha quindi ringraziato Limardi per il prezioso lavoro svolto in questi mesi in consiglio comunale, che ha ottenuto l’istituzione della commissione “mare pulito, “grazie al sostegno delle altre forze presenti in consiglio e all’impegno diretto del sindaco””. Infine sulle dimissioni dell’ex candidato a sindaco “meditate e annunciate da tempo ad entrambi i gruppi della coalizione, sono state un gesto d’amore e un non comune atto di responsabilità verso i suoi concittadini. Resterà sempre punto di riferimento della Rete dei Beni Comuni”.
