50 mila euro per asfalto mai realizzato nella viabilità verso Lago Sirino. Da Anania anche una variante al progetto da 62mila euro a vantaggio di Mastroianni
NEMOLI – Circa 50 mila euro per opere pubbliche mai eseguite e varianti di progetto “passate” chiudendo un occhio.
Per questo motivo, la Procura della Repubblica di Lagonegro ha accusato di falso in atti pubblici e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche Nicola Anania, Angelo Mastroianni e Antonio Senise.
Ovvero, rispettivamente il responsabile dell’area Tecnica del Comune di Nemoli e del procedimento per l’appalto per i lavori di “Adeguamento e messa in sicurezza della rete viaria pubblica a servizio di aziende agricole, forestali e nuclei rurali, strada comunale Nemoli-Lago Sirino”.
Poi Mastroianni, l’imprenditore al centro degli appalti truccati nel Lagonegrese, e legale rappresentante della Costruzioni generali Srl. Antonio Senise, infine, coinvolto nell’indagine in qualità di direttore dei lavori in esame.
La lente di ingrandimento degli inquirenti si è concentrata dunque, oltre che a Trecchina, anche sul Comune di Nemoli. Ovvero sui lavori alla rete viaria verso l’area di pregio naturalistico del Lago Sirino.
Nel 2015, il pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni Anania, istigato da Mastroianni, approva con determina una perizia di variante ed assestamento. Questa, prevedeva l’esecuzione di opere diverse sia per entità che per tipologia per un importo di 98 mila 951,32 euro invece di 36 mila 941,05 euro previsti dal progetto.
Per gli inquirenti si tratta di un progetto diverso da quello appaltato. Sarebbe dunque servita una nuova gara, che però non verrà istruita e l’imprenditore ci guadagnerà circa 62 mila euro.
Sempre per gli stessi lavori, inoltre, ha incassato circa 50 mila euro per opere mai realizzate. Avrebbe dovuto asfaltare, ma secondo gli investigatori questo non sarebbe mai avvenuto.
Lo stratagemma è spiegato nella chiusura indagini. Senise trasmette la contabilità finale dei lavori e attesta falsamente di aver accertato l’esecuzione a perfetta regola d’arte e in conformità alle prescrizioni contrattuali e di aver verificato le misure.
Anania fa il resto, approvando questa contabilità e certificando falsamente l’esecuzione di opere di pavimentazione stradale per 48 mila 515,75 euro in realtà mai eseguite dalla ditta.
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