Lo sportello antiviolenza difenderà in tribunale la donna vittima di maltrattamenti a Grisolia e segue altri casi simili verificatisi nel Tirreno cosentino.
DIAMANTE – La donna recentemente maltrattata a Grisolia dal suo convivente sarà difesa da Teresa Sposato, avvocato e presidente de La Ginestra, sportello antiviolenza del Tirreno cosentino, e dall’avvocato Giuseppe Silvestri.
La vittima beneficia inoltre del supporto psicologico della dottoressa Maria Francesca Papa, anch’essa componente dello sportello.
L’uomo, G. P. di Diamante, lo scorso 6 dicembre è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Santa Maria del Cedro al culmine dell’ennesimo episodio di violenza domestica.
L’aggressore ha picchiato selvaggiamente la donna che ha chiesto aiuto a un proprio familiare e ai carabinieri. L’uomo avrebbe anche minacciato i presenti con un coltello, ma i militari hanno scongiurato il peggio.
Il diamantese è accusato di maltrattamenti e lesioni aggravate e, in questi giorni, si è registrata la sua scarcerazione ad opera del tribunale del Riesame di Catanzaro.
La donna vittima di questi episodi a Grisolia non è la sola ad aver patito questa sorte. I responsabili de La Ginestra riferiscono infatti di altri casi.
“Lo sportello – spiegano – sta monitorando un’altra vicenda che riguarda una donna di Marcellina e i suoi figli, vittime indifese di violenze e soprusi da parte dell’ex marito.
Altre due donne sono assistite legalmente in processi in corso. In un caso si tratta di una vittima di violenza sessuale, che si è verificata a Buonvicino nel 2017 in un cortile.
L’altra vicenda riguarda il processo a carico di un uomo di Diamante accusato di maltrattamenti aggravati nei confronti della moglie, dalla quale era separato, e dei figli minori”.
La Ginestra, a due anni dalla sua nascita, eroga servizi di supporto per le vittime di violenza. Oltre al supporto legale e psicologico, si occupa di campagne di sensibilizzazione e prevenzione.
“Lo scopo – informano ancora dallo sportello con sede a Diamante – è di dare voce alle donne che non hanno voce, perché hanno paura di parlare, di rimanere sole.
Ma anche a quelle donne che non hanno più voce come Annetta Gentile di Santa Maria del Cedro, giovane studentessa universitaria barbaramente uccisa nel 1996.
A lei, lo scorso ottobre, in piazza Agorà a Marcellina, è stata dedicata una panchina rossa, simbolo della lotta alla violenza di genere di cui La Ginestra si è fatta portavoce.
Nei prossimi mesi altre panchine rosse saranno inaugurate sul territorio per commemorare le donne che non hanno più voce e per ricordare alle nuove generazioni che bisogna prevenire e contrastare la violenza sulle donne”.
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