Molti sindaci delle località turistiche della Riviera dei Cedri avvertono: zero tolleranza per i proprietari di seconde case che proveranno a venire.
CATANZARO – Sono 8 i nuovi casi di Covid-19, la malattia causata dal Coronavirus Sars-Cov-2, in Calabria all’aggiornamento di sabato 4 aprile 2020.
Il totale sale a 741, con 49 deceduti (+4) e 30 guariti e dimessi (+4).
Alla luce di questi dati si registra lo stallo nel dato degli attualmente positivi, che rimangono 662 esattamente come il giorno prima.
I dati della Protezione civile sono frutto di 12.314 tamponi effettuati, di cui 706 nelle ultime 24 ore.
Nel confronto tra i numeri del 3 del 4 aprile 2020, si registrano dati in lieve calo negli ospedali calabresi.
I ricoverati con sintomi sono 178, 5 in meno rispetto al giorno prima. Quelli in in terapia intensiva sono 15, due in meno.
Inoltre, risulta molto contenuto anche l’incremento delle persone in isolamento domiciliare: 469 (+7).
Questi, invece, gli incrementi dei casi positivi al Covid-19 nelle 5 province calabresi.
Ci sono inoltre ancora 2 casi in fase di assegnazione.
Altri dati estrapolati dal bollettino fornito dalla Regione Calabria. Le persone giunte in Calabria che si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 13158 (+170).
Inizia oggi, 5 aprile, domenica delle Palme, la Settimana Santa, ovvero il periodo più intenso delle celebrazioni pasquali per il 2020. Celebrazioni che – come è noto – saranno molto particolari per lo svolgimento a “porte chiuse” di ogni funzione religiosa.
Questa settimana è inoltre da sempre un momento associato agli spostamenti delle persone per brevi periodi di vacanza e riposo.
In Riviera dei Cedri, questo ha sempre significato l’arrivo di migliaia di turisti presso le strutture ricettive e, in particolare, presso le cosiddette “seconde case”.
In molte località turistiche del territorio i primi cittadini hanno quindi diffuso pubblicamente i loro inviti a non violare le norme di contenimento del contagio da Coronavirus e, quindi, a desistere dall’intento di raggiungere le proprie abitazioni al mare.
Ovviamente, il divieto di spostamenti senza comprovati motivi (salute, lavoro, familiari) è inteso anche per la popolazione residente, considerando che qualcuno potrebbe provare a visitare parenti per fare gli auguri o, addirittura, a organizzare pranzi, cene o scampagnate di gruppo.
Attraverso i dati diffusi nel corso dell’ultimo aggiornamento del dipartimento di Protezione civile, il 4 aprile 2020, si è registrato per la prima volta un calo nei posti di terapia intensiva occupati.
Da alcuni giorni l’avanzamento del contagio è contenuto, ma da più parti è partito l’invito a non interpretare ciò come motivo per allentare la presa.
I numeri: al momento 88.274 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 124.632 i casi totali.
Sono 20.996 le persone guarite. I deceduti sono 15.362.
Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 27.220 in Lombardia, 12.523 in Emilia-Romagna, 9.693 in Piemonte, 9.093 in Veneto, 5.054 in Toscana, 3.497 nelle Marche, 3.106 nel Lazio, 2.894 in Liguria, 2.496 in Campania, 1.973 in Puglia, 1.726 in Sicilia, 1.753 nella Provincia autonoma di Trento, 1.336 in Friuli Venezia Giulia, 1.356 in Abruzzo, 1.201 nella Provincia autonoma di Bolzano, 927 in Umbria, 789 in Sardegna, 662 in Calabria, 560 in Valle d’Aosta, 244 in Basilicata e 171 in Molise.
La redazione di Infopinione.it suggerisce anche in questo contenuto che, per il contenimento della diffusione del virus il Governo italiano ha predisposto alcune misure eccezionali con Dpcm del 4 marzo 2020. Qui trovi il suo contenuto nel dettaglio.
Quest’ultimo contiene in allegato le misure igienico sanitarie da adottare e osservare, che qui riportiamo.
Ecco, dunque quali sono queste misure igienico sanitarie che, come era stato largamente anticipato, influiranno molto sulla vita sociale degli italiani.
Lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.
Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute e comunque evitare abbracci, strette di mano e contatti fisici diretti con ogni persona.
Igiene respiratoria: starnutire o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie.
Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce.
Mantenere in ogni contatto sociale una distanza interpersonale di almeno un metro.
Evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, anche durante l’attività sportiva.
Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.
Non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico.
Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.
Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o si assiste persone malate.
Se sei un cittadino calabrese puoi rivolgerti ai numeri utili per l’emergenza che trovi nell’illustrazione qui sotto.
Disclaimer: questo articolo cita circostanze apprese da fonti ufficiali:
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