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Praia a Mare: Tronchi insabbiati a Fiuzzi? Tagliateli e smaltiteli

Nella nuova ordinanza di Praticò le motivazioni delle misure obbligatorie per il montaggio dei lidi sembrano uno scaricabarile su Italia nostra, che non ci sta.


PRAIA A MARE – Se gli enormi tronchi insabbiati sulle spiagge di Fiuzzi costituiscono un problema, allora basterà tagliarli in pezzi più piccoli per rimuoverli e smaltirli.

Questa precisazione è contenuta in una nuova ordinanza del sindaco di Praia a Mare Antonio Praticò, rivolta ai soli titolari di concessioni demaniali marittime della località Fiuzzi-Capo Arena. Ovvero, a quelli ricompresi tra via Acri (Camping Internazionale) e fino al confine con San Nicola Arcella.

In sostanza, è come se il primo cittadino avesse voluto meglio spiegare i motivi che hanno portato all’adozione di quelle misure obbligatorie per la preparazione delle concessioni stesse e il montaggio delle strutture balneari che tanto hanno fatto discutere.

LEGGI: L’ORDINANZIFICIO DI PRATICO’ HA MESSO PRAIA A MARE SULLA BOCCA DI TUTTI

Misure – lo ricordiamo – contenute in una comunicazione ai titolari da parte dell’ufficio Tecnico comunale del 20 maggio scorso.

LEGGI: MONTAGGIO LIDI, LE REGOLE DEL SINDACO PRATICO’

Cosa dice la nuova ordinanza del sindaco di Praia a Mare?

L’ordinanza 277 del 28 maggio 2020 tratta di “Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Litorale marittimo Fiuzzi, Capo Arena – Aree Sic e Parco Marino”.

Oltre a quanto già riferito in merito ai tronchi, vengono ribaditi gli obblighi contenuti nella nota del 20 maggio.

Li ricordiamo sinteticamente: impiegare personale in totale sicurezza e regolarità sotto tutti gli aspetti, lavorare in orari prestabiliti, senza l’ausilio di mezzi meccanici di grandi dimensioni (eccetto la “nettaspiaggia), liberando la spiaggia dai rifiuti, compresi quelli portati dalle mareggiate, a mano, differenziandoli e senza alterare in alcun modo lo stato dell’arenile: no a movimenti di sabbia per livellamenti, riempimenti, rilevati, superfici o piani compatti e altro.

Quanto alle circostanze che hanno condotto a questa ordinanza sindacale e – per logica – alle misure obbligatorie impartite dall’ente, viene citata una segnalazione fatta dalla rappresentanza locale dell’associazione Italia Nostra (a febbraio, secondo l’ente, a fine gennaio secondo il circolo locale, ndr) circa la situazione dell’arenile a causa delle mareggiate dei mesi precedenti.

A seguito della verifica di questa segnalazione – spiega Praticò nella sua nuova ordinanza – l’ufficio tecnico comunale inviava ai concessionari alcune note (a partire dall’11 marzo 2020) nelle quali già si rappresentava – in sostanza – che avrebbero dovuto pulire la spiaggia con le modalità poi emerse in seguito (a mano, senza mezzi meccanici e non alterando la spiaggia).

L’ordinanza ricorda inoltre che a marzo e agli inizi di aprile alcuni concessionari, senza preventivamente eliminare i rifiuti, avevano avviato la preparazione delle concessioni servendosi di mezzi meccanici per livellare la spiaggia, salvo poi fermarsi a causa dell’emergenza Coronavirus.

Infine, Praticò cita anche una “nota emessa in data 22 maggio 2020 dalla Regione Calabria con la quale viene raccomandato di vietare l’utilizzo di mezzi meccanici per la pulizia delle spiagge, regolamentare la fruizione turistica balneare, vietare qualsiasi forma di transito sul litorale con fuoristrada o altro mezzo su ruota e vietare interventi che possano alterare la morfologia della spiaggia”.

Nelle considerazioni, Praticò non manca di citare “l’immagine deleteria” di Praia a Mare fornita sui social e su media nazionali dalle rimostranze dei concessionari interessati.

Precisa inoltre che il litorale in oggetto è interessato dalla presenza di due Siti di interesse comunitario (Sic) che giustificano l’adozione di misure volte a scongiurare danni all’ambiente marino.

 

La reazione di Italia Nostra – Sezione Alto Tirreno cosentino

Come si può apprendere dal Facebook, il circolo locale di Italia nostra ha già reagito a quanto riportato nell’ordinanza affermando, tra l’altro: “Il Comune di Praia a Mare si assuma le proprie responsabilità per aver disposto che la raccolta dei rifiuti a Fiuzzi in superficie ed interrati avvenga nel modo in cui ha stabilito”.

E precisa anche di essere d’accordo sul divieto di alterare l’arenile, ma non su quello relativo all’uso di mezzi meccanici per portare via rifiuti di grosse dimensioni. Cosa che secondo loro doveva avvenire subito e a cura del comune, non dei concessionari.

Infine, viene precisato che la loro segnalazione citata nell’ordinanza “si riferisce specificatamente e solo alla spiaggia che confina con il Comune di San Nicola Arcella” che “è stata trattata irresponsabilmente in questi anni” e considerando “il danno causato dall’intervento delle ruspe per creare terrazzamenti artificiali e ciò che si è scaricato su di essa, senza l’intervento ed il controllo di nessuno”.

Infine: “Chiediamo al comune – scrive Italia nostra – di pubblicare la nota della Regione Calabria del 22 maggio 2020, con la quale concordiamo a pieno, ma che riteniamo si riferisca, in alcune misure che indica, a contesti ambientali diversi.

Come, ad esempio, le aree interessate dalla presenza di specie protette, animali e vegetali, come i gigli di mare presenti sul nostro litorale, in alcune aree specificatamente, dove tali misure abbiamo sollecitato in più occasioni ma inutilmente ed inascoltati al Comune di Praia a Mare e dove permangono ancora i cumuli di rifiuti indifferenziati rastrellati ed accumulati dal comune quale testimonianza della sua doppiezza”.

 

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Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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