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Una protesta pacifica contro le ordinanze di Praticò

Su Facebook ci si mobilita: sabato 6 giugno cittadini e vacanzieri si ritrovano in piazza. Finora lo scontento ha dilagato solo sul web.


PRAIA A MARE – Una protesta contro le regole stringenti nella fase di ripartenza dettate con ordinanze dal sindaco di Praia a Mare, Antonio Praticò, è in programma sabato 6 giugno 2020.

Si tratta di un evento lanciato su Facebook con il nome di “ConTeStaRe”, dove si apprende che la protesta inizierà alle 10 e 45 di sabato in piazza Municipio di Praia a Mare.

“Per sostenere pacificamente la voce di chi ormai è stremato da continue ordinanze che spengono ogni prospettiva di ripresa”, si legge sul “wall” dell’evento che risulta organizzato da alcuni cittadini del posto attraverso il profilo aziendale di una agenzia turistica.

Tra i partecipanti figurano amministratori comunali, imprenditori, cittadini praiesi e proprietari di seconda casa.

Abbiamo contattato alcuni dei promotori dell’evento che ci hanno spiegato che la giornata prevede un sit in sotto le finestre del municipio e interventi di sindacati, politici e imprenditori. Dell’evento è stata fatta comunicazione alla questura.

All’iniziativa sarà poi associata una petizione per chiedere l’annullamento di alcune ordinanze emanate da Praticò.

Ovvero la 272 e la 277 che si occupano, rispettivamente, di regolare l’attività ricettiva alberghiera ed extra alberghiera, e le modalità di pulizia delle spiagge e di allestimento delle strutture balneari in località Fiuzzi-Capo Arena.

Lo scontento dilaga sul web

La manifestazione di sabato 6 giugno potrebbe essere il primo evento nella vita reale di contestazione di quanto sta avvenendo a Praia a Mare.

Finora, infatti, lo scontento si è registrato particolarmente sul web e, procedendo in ordine di rappresentatività, soprattutto sulla Pagina Facebook ufficiale del Comune di Praia a Mare.

Giorni addietro vi avevamo raccontato di un post imbarazzante pubblicato dagli amministratori della pagina che poche ore dopo è stato dagli stessi rimosso. In seguito, uno degli interessati dalla vicenda, il consigliere Pasquale Fortunato, ha spiegato la sua posizione.

Nel medesimo spazio virtuale si è poi registrato un altro caso. L’amministrazione comunale ha pubblicato una comunicazione dal titolo “Praia a Mare, estate 2020 serena e sicura” per rendere noti i primi effetti delle misure restrittive intraprese.

Oltre 600 comunicazioni di soggiorno, in ottemperanza dell’ordinanza sulla ricettività, sono giunte in comune, ha comunicato l’ente per poi aggiungere che “si è ben compresa, dunque, la finalità ultima delle prescrizioni emesse, le quali hanno come solo ed unico obiettivo la tutela del nostro territorio, dei nostri cittadini e dei nostri graditi ospiti”.

Non esattamente così, però, a giudicare dai molti commenti negativi aggiunti al post e – a detta di alcuni dei diretti interessati – in alcuni casi rimossi dall’amministrazione della pagina.

Quest’ultima, oltre che per la censura – che potrebbe essere stata anche dettata da contenuti non in linea con la policy della pagina stessa – è stata criticata anche per alcune risposte maleducate date ad alcuni utenti (anche queste poi rimosse, ndr). Una violazione, questa, di uno dei principi fondamentali della comunicazione via social, in particolare di quella degli enti pubblici.

 

Tuttavia, commenti eliminati e altro materiale sono confluiti in un gruppo creato appositamente per esprimersi in libertà sulla vicenda e per “far valere i nostri diritti in quanto proprietari di immobili nella splendida Praia a Mare” e che è stato chiamato Voglio tornare a casa mia.

È qui, in particolare, che si possono leggere le lamentele per i disagi creati dall’ordinanza. Tra queste la difficoltà a interpretarla, a trovare informazioni chiare sul sito del comune, a ricevere risposte telefoniche dal municipio, ad ottenere conferma della ricezione delle comunicazioni inoltrate.

Ma nel gruppo si trovano anche tracce di valutazioni tecniche, fatte da avvocati, sulla genuinità del provvedimento, già da subito tacciato di essere in contrasto con diritti essenziali della persone e persino con alcuni provvedimenti emergenziali assunti da Governo e Regione Calabria.

Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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