Una prospettiva da Sud con Sandro Ruotolo, Paolo Gambescia, Michele Albanese, Damiano Iovino e Filippo Veltri.
DIAMANTE – Il futuro del giornalismo: questo il tema di una tavola rotonda in programma sabato 4 luglio 2020, alle 21 in Largo Savonarola di Diamante.
“Liberi di raccontare: prospettive, rischi e opportunità del giornalismo italiano visto da Sud” è il titolo dell’evento che prevede autorevoli relatori.
Tra essi Sandro Ruotolo, giornalista e politico italiano che, dopo numerose esperienze editoriali (Il Manifesto), anche televisive (Rai), è attualmente senatore della Repubblica dopo le recenti elezioni suppletive nel collegio Campania, come indipendente sostenuto dal centrosinistra. Dal 2015 vive sotto scorta per le minacce subite a seguito delle sue inchieste sul traffico dei rifiuti tossici in Campania
Paolo Gambescia, giornalista professore universitario di giornalismo e comunicazione politica, già deputato alla Camera dell’Ulivo. È stato direttore di tre dei più importanti quotidiani italiani: l’Unità, Mattino e il Messaggero.
Sarà presente anche Michele Albanese, giornalista calabrese sotto scorta a causa delle minacce della ‘ndrangheta, responsabile per la legalità della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi) e nominato Cavaliere della Repubblica nel 2016 dal presidente Sergio Mattarella.
E ancora, Damiano Iovino, giornalista di Panorama e storico cronista di giudiziaria dell’Ansa nel periodo di “Mani Pulite”, e Filippo Veltri,collega cosentino attualmente editorialista e commentatore de Il Quotidiano del Sud e Ten, membro del Comitato d’onore del Laboratorio Losardo, autore di saggi e libri sulle condizioni economiche, sociali e democratiche della Calabria.
“L’iniziativa – informano gli organizzatori – vedrà i saluti iniziali del sindaco Ernesto Magorno e del presidente del Consorzio operatori turistici Diamante e Riviera dei Cedri, Gianfranco Pascale. Moderatrice sarà Rossella Pagano corrispondente di Tele Diamante.
L’iniziativa si tiene in collaborazione con il consorzio turistico locale e con l’Accademia italiana del Peperoncino”.