Iniziate operazioni peritali. Dopo sopralluoghi sul campo chiesto accesso a documentazione progettuale e manutentiva della funivia.
Accedere al progetto della funivia del Mottarone, agli elaborati delle modifiche e delle revisioni successive alla messa in esercizio, incluso ogni atto autorizzativo.
È questa la richiesta avanzata al collegio peritale dai rappresentanti delle famiglie di Serena Cosentino e Mohammadreza “Hasam” Shahisavandi, i fidanzati originari di Diamante e deceduti nella tragedia della Funivia del Mottarone dello scorso 23 maggio, che è costato la vita complessivamente a 14 persone.
La decisione a margine delle prime operazioni peritali e in considerazione delle risultanze degli accertamenti, è stata mossa da Salvatore Cetraro, ingegnere e consulente tecnico delle famiglie Cosentino e Shahisavandi, in accordo con gli avvocati Amerigo Cetraro e Danilo Crusco del foro di
Paola.
Tra le richieste sottoposte al collegio “anche – fa sapere l’ingegnere Cetraro – l’acquisizione di ogni documentazione pertinente agli interventi di manutenzione periodica e straordinaria eseguita sull’impianto fino alla data del 23 maggio scorso, inclusi i registri giornali delle verifiche e prove giornaliere e mensili, nonché i rapporti di prove ed esami eseguiti sulle funi nel periodo compreso tra la data di entrata in esercizio e la data del
tragico incidente”.
Chiesta inoltre “l’acquisizione del regolamento di esercizio della funivia, con riserva di successive integrazioni e istanze nel prosieguo delle indagini”.
Come informano i consulenti delle due famiglie, le operazioni peritali riprenderanno l’8 settembre presso il palazzo di giustizia di Verbania. In quella data si definiranno molto probabilmente anche modalità e tempi per il recupero dei reperti.
Ovvero, della testa fusa della fune e della cabina 3 in cui prendevano posto le 14 vittime e il piccolo Eitan, 5 anni e unico superstite, che restano sotto sequestro e costantemente monitorati da un sistema di videosorveglianza nella disponibilità della polizia giudiziaria.
Le operazioni peritali per l’accertamento delle cause della tragedia del Mottarone – lo ricordiamo – sono state disposte, in sede di incidente probatorio, dal Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Verbania e sono iniziate lo scorso martedì 3 agosto 2021.
Oltre al collegio peritale nominato dal Gip, si sono ritrovati di primo mattino presso la stazione di valle della funivia, a Carciano di Stresa, i consulenti tecnici nominati rispettivamente dagli indagati, dalla Procura della Repubblica e dalle parti offese.
Ispezionata la stazione di monte della funivia del Mottarone e, a seguito di sopralluogo sul campo fino alle posizioni finali della fune spezzata e della
cabina 3 oggetto del violento crollo, si è fatto accesso alla stazione di mezzo denominata “Alpino”.
Le attività peritali, non agevolate dalle condizioni meteo, sono poi riprese al mattino del 4 agosto presso gli uffici della stazione di valle, alla Frazione Carciano.
I tecnici incaricati dal Gruppo di azione locale Riviera dei Cedri presenteranno il Disciplinaredi produzione…
Nota del gruppo di minoranza Per Scalea sullo stallo dell'Aviosuperficie dopo il ritorno della struttura…
Legalità e uso consapevole di internet al centro del ciclo di incontri realizzato dalla pro…
Italia del Meridione (IdM) costituisce il gruppo consiliare autonomo all'interno della maggioranza del consiglio comunale…
Un incendio ha interessato nella notte appena trascorsa il "Lido delle Sirene" a Cirella, frazione…
Venerdì 21 e sabato 22 giugno 2024 il borgo di Papasidero si prepara alla terza…
This website uses cookies.