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Covid e Turismo: aumentano i contagi, si corre ai ripari, si guarda a settembre

Ordinanze per mascherine e limiti alla movida in molte rinomate mete della costa Calabro-Lucana. Dubbi sollevati sulla loro efficacia.


Le località turistiche più rinomate della Riviera dei Cedri e della confinante costa lucana prendono in questi giorni provvedimenti per arginare i contagi da Covid-19 e annesse varianti.

Si è messo in moto un meccanismo che mette in relazione l’aumento dei contagi, l’inasprimento delle regole a livello locale, i comportamenti delle persone, il livello del controllo, le valutazioni opportunistiche di natura economica.

Da un punto di vista generale, i bollettini diffusi dalle Regioni e dalle autorità sanitarie di Calabria e Basilicata indicano aumenti dei contagi e dei ricoveri in ospedale.

Nella Punta dello Stivale, ieri (18 agosto, ndr), si è registrato un lieve calo dei pazienti in terapia intensiva, ma un aumento in area medica.

I ricoverati complessivi sono 119 (10 in terapia intensiva), con un tasso di occupazione dei posti letto al di sotto di un solo punto percentuale rispetto alla soglia del 15% che segnerebbe il passaggio in Zona Gialla.

Da Potenza, invece, la task force ieri ha riferito che negli ospedali ci sono 34 ricoverati, uno dei quali è in terapia intensiva.

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Ordine: indossate la mascherina

L’accorgimento che accomuna buona parte delle mete turistiche nominate è l’imposizione dell’utilizzo della mascherina anche nei luoghi all’aperto, a prescindere dal ‘colore’ della Regione.

Un passo indietro, insomma, rispetto al via libera dello scorso giugno, oltre che una futuribile anticipazione di quanto potrebbe accadere a estate terminata se i trend che si osservano in questi giorni trovassero conferma.

Nei luoghi di vacanza dell’Alto Tirreno cosentino e del Sud Basilicata preoccupa l’aumento dei positivi e dei soggetti in quarantena in attesa di esito del tampone.

La situazione è preoccupante a Maratea (35 positivi, 77 quarantene), Praia a Mare (31 positivi e “un numero ragguardevole di quarantene”), Scalea (33, 53), Diamante (14 positivi, 9 in quarantena e 14 in isolamento).

In tutti questi centri, come detto, è scattato l’obbligo di mascherina anche all’aperto e, a seconda del comune, anche divieti per scongiurare gli assembramenti connessi alla movida.

Ci sono anche località turistiche in cui i numeri dei contagi sono lontani dalla soglia di allerta. Tra queste Santa Maria del Cedro (7 attualmente positivi) e Tortora (6).

Nel primo caso è scattato l’obbligo di indossare le mascherine anche nei luoghi pubblici all’aperto. A Tortora per il momento no.

Comportamenti responsabili

Che valgano o meno obblighi e divieti particolari per arginare i contagi. Non c’è amministrazione comunale che non abbia diffuso con costanza appelli e raccomandazioni ad adottare comportamenti responsabili.

È un esercizio forse fin troppo semplice mettere in relazione i numeri in crescita con atteggiamenti di residenti e turisti non in linea con le indicazioni delle istituzioni e delle autorità sanitarie.

C’è un problema assembramenti, che – come ampiamente ipotizzabile – si è acuito nel periodo a cavallo del Ferragosto. Ovvero, quando storicamente le località turistiche della costa sono prese d’assalto e si registrano picchi di presenze.

In questi giorni, il web è pieno di segnalazioni e lamentele che riguardano assembramenti in piazze, vie, oltre che in locali al chiuso e all’aperto. Ne sono arrivate anche nella posta elettronica della nostra redazione.

In giro, si avverte un generale senso di liberi tutti, dettato probabilmente dal periodo vacanziero e dalla voglia di spensieratezza di una nazione passata attraverso un anno e mezzo di limitazioni, oltre che di angosce.

Su questa situazione, pesa il deficit di controlli dovuto ai mancati potenziamenti delle forze di polizia, più volte auspicati dai sindaci e soddisfatti solo in parte.

Il personale operativo si è trovato nel tritacarne di tutte le altre emergenze da non trascurare: microcriminalità, rifiuti, viabilità e altro.

Diamante, Estate 2021

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Alcuni lettori ci hanno fatto notare come in alcuni casi si possa tuttavia avvertire un clima da laissez faire con gli obblighi delle ordinanze evasi. Sacrificati sull’altare del prodotto economico di una stagione estiva da chiudere meglio che si può.

L’orizzonte settembrino prospetta riflessioni, conteggi di varia natura, opportunità di chiusure e dubbi su come riprendere attività importanti, su tute la scuola.

Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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