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San Sago, la vicenda sul tavolo del ministro per la Transizione ecologica

Interrogazione a Roberto Cingolani da parte del senatore e sindaco di Lauria Gianni Pittella. “Ambiente da salvaguardare, impianto da stoppare”.

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L’ambiente di San Sago e circostante va salvaguardato, bisogna sospendere la procedura di riapertura del’impianto di trattamento rifiuti“.

È questo, in sintesi, il contenuto di una interrogazione che il senatore e sindaco del Comune di Lauria, Gianni Pittella, ha recapitato al ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani.

Di seguito diamo pubblicazione del testo che il primo cittadino di Lauria ha inoltrato al ministro.

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Premesso che, in località San Sago del comune di Tortora in provincia di Cosenza è presente un impianto di trattamento di rifiuti, anche speciali e pericolosi, chiuso a seguito di diverse inchieste penali sul possibile inquinamento del sottosuolo e dell’ambiente circostante. Tali inchieste hanno lasciato un segno profondo nella comunità, la quale non ha mai smesso di lottare per la tutela della sicurezza ambientale e sanitaria del territorio nel quale vive. 

Recentemente, la Regione Basilicata avrebbe rilasciato parere favorevole circa la valutazione di incidenza ambientale volta alla ripresa delle attività dell’impianto il sito di San Sago, disattendendo le aspettative della maggioranza dei cittadini del comune di Tortora.

L’impianto di trattamento dei rifiuti in località San Sago, per quanto ubicato nel territorio della Regione Calabria, risulta posto ad una distanza di circa 200 metri in direzione Nord, dal sito ZSC (Zona Speciale di Conservazione) “Valle del Noce” (Codice IT9210265) di competenza della Regione Basilicata, e lo scarico delle acque post-trattamento dei rifiuti avviene nel torrente Pizzinno che confluisce nel fiume Noce e quindi nel Mar Tirreno.

La Valle del Noce, attraversato dall’omonimo fiume, vede fondersi i confini di Calabria e Basilicata in un meraviglioso scenario naturale che merita valorizzazione per la bellezza, le risorse naturali e culturali, la tutela della biodiversità dell’area e la conservazione dell’ecosistema del tratto del fiume e che, pertanto, la ripresa delle attività dell’impianto di trattamento di rifiuti speciali e pericolosi sarebbe assolutamente incoerente con tali obiettivi e con la vocazione naturalistica e turistica dell’area

La riapertura del citato impianto potrebbe mettere in pericolo la salute del fiume con riverberi sulla costa del mare con danni ambientali, turistici ed economici e mettere a rischio gli interventi previsti di valorizzazione dell’ecosistema del fiume Noce oggetto del cosiddetto “contratto di fiume” finanziato con Fondi FSC, volto ad individuare, definire e sostenere l’attuazione di attività ludico-ricreative e culturali capaci di favorire l’attrattività turistica dell’area.

Le comunità calabresi e lucane delle aree territoriali più prossime all’impianto manifestano ferma opposizione alla riapertura dell’impianto e, tra queste comunità, anche quella di Lauria. 

Tutto ciò premesso: si chiede di sapere dal Ministro quali iniziative, di propria competenza, intenda intraprendere per salvaguardare il sito ZSC (Zona Speciale di Conservazione) della Valle del Noce e per tutelare la biodiversità dell’area e la conservazione dell’ecosistema del fiume Noce, a forte rischio in ragione della possibile ripresa dell’attività inquinante dell’impianto di trattamento dei rifiuti situato nel comune di Tortora, in località San Sago; se non ritenga opportuno attivarsi per sospendere ogni procedura di riapertura del suddetto impianto di trattamento dei rifiuti e per avviare un serio ed efficace piano di monitoraggio e valorizzazione dell’intero corso del fiume Noce che possa fotografare la situazione e la salute del corso d’acqua a tutela della flora e della fauna che lo abitano e che costituiscono il grande patrimonio di diversità biologica di un territorio unico nel suo genere.


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