SAN NICOLA ARCELLA

Arcomagno, Madeo: “Estate prossima no ticket. Ma senza aiuti, lasciamo la gestione del sito alla Regione”

L’Arcomagno gestito in house dal comune non è un’esperienza replicabile. Il sindaco avverte: non disposti a gestione senza sostegni.


L’Arcomagno di San Nicola Arcella: uno dei principali luoghi naturali simbolo della Calabria e che quest’anno ha visto per la prima volta l’imposizione di regole per la sua fruizione.

Della decisione dell’attuale amministrazione comunale avevamo scritto in un nostro articolo e, oggi, il sindaco di San Nicola Arcella, Eugenio Madeo, traccia una sorta di bilancio sulla gestione messa in campo questa estate e – soprattutto – paventa lo scenario per la prossima.

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“Dopo aver avviato le procedure di gara nel mese di febbraio scorso – ha scritto il primo cittadino su Facebook -, tutte andate regolarmente deserte, mi sento in dovere di ringraziare pubblicamente innanzitutto la stragrande maggioranza dei visitatori per il loro comportamento civile e rispettoso delle norme.

Subito dopo – prosegue Madeo -, quei ragazzi che hanno avuto il coraggio e la forza di prestare il servizio di vigilanza, controllo e pulizia del percorso e della spiaggetta dell’Arcomagno per impedire che quel sito di eccezionale bellezza continuasse ad essere luogo di scempio e di bivacco, contravvenendo a tutte le ordinanze emesse dal 2001 in poi, che ne impedivano l’accesso. Lo hanno fatto subendo violenze e minacce di ogni genere, sia pubbliche che private.

Prima della fine dell’anno saranno avviate le procedure di gara per la gestione del sito per la prossima stagione turistica, con l’augurio che non vadano nuovamente deserte, ma vedano la più ampia partecipazione da parte di società e associazioni ambientaliste e di volontariato, con l’impegno che il ticket sarà abolito, se ci sarà chi ci fornirà gratuitamente il servizio.

Questa volta però ci dovrà essere anche un ampio sostegno da parte delle strutture statali e regionali. Se invece di sostegni ci saranno ostacoli ed intralci di ogni genere, lo Stato e la Regione dovranno gestirsela loro la spiaggetta dell’Arcomagno.

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Non siamo più disponibili a fare tutto da soli – conclude Eugenio Madeo -, per proteggere un bene che appartiene al demanio marittimo, senza ricevere mezzi, personale e finanziamenti, come prevedono le norme in vigore, quando viene assegnata ad un Comune una tale nuova funzione”.

Redazione

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