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Truffe agli anziani, i carabinieri: “Ecco come riconoscerle ed evitarle”

Incontro di sensibilizzazione ad Orsomarso. La locale Stazione ha aderito all’iniziativa promossa dal Comando provinciale dei carabinieri di Cosenza contro le truffe agli anziani.

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Si è svolto ieri, domenica 9 ottobre 2022, ad Orsomarso un incontro di sensibilizzazione contro le truffe agli anziani.

L’iniziativa è stata curata dai carabinieri della locale stazione, guidata dal comandante Renato Orlando, che hanno aderito ad un più ampio progetto del comando provinciale dei carabinieri di Cosenza di contrasto alle truffe.

Attività come questa sono state già svolte in altri centri del cosentino. Tra questi San Marco Argentano, Cetraro, Fuscaldo, Guardia Piemontese, mentre sono già stati fissati altri incontri con i cittadini in altri paesi della provincia.

Domani infatti, martedì 11 ottobre 2022, i carabinieri della stazione di Orsomarso saranno a Santa Domenica Talao, alle 10 e 30 presso la parrocchia San Giuseppe.

È un’attività di informazione che ha come obiettivo istruire gli anziani a riconoscere ed evitare le truffe con piccoli accorgimenti, tenendo sempre bene a mente semplici regole. Situazioni e atteggiamenti che i carabinieri di Orsomarso hanno illustrato ieri agli anziani del posto al termine della messa domenicale, in collaborazione con la parrocchia San Giovanni Battista.

“Per evitare di essere raggirati – hanno spiegato i carabinieri – è sufficiente prendere alcune precauzioni. Il truffatore per farsi aprire la porta ed introdursi in casa può presentarsi in diversi modi. Spesso, è una persona elegante e distinta, che dice di essere un funzionario delle Poste o dell’Inps, un addetto dei servizi come luce, gas, acqua, o un avvocato (leggi qui).

Dovete ricordarvi che di solito il controllo delle utenze domestiche viene preannunciato, quindi nessuno dovrebbe presentarsi alla porta di casa senza che siate stati prima contattati. Purtroppo sono sempre più frequenti gli episodi di criminali che approfittano della buona fede dei cittadini”.

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Vademecum contro le truffe agli anziani

Ecco allora alcune piccole regole, riportate sul vademecum distribuito ai cittadini della terza età.

  • Non aprite agli sconosciuti, soprattutto se siete soli.
  • Se ci sono bambini in casa non mandateli ad aprire la porta.
  • Controllare sempre dallo spioncino prima di aprire la porta e se non riconoscete la persona che avete davanti aprite la porta solo con la catenella attaccata.
  • Se si tratta della consegna di un pacco o di qualsiasi altra cosa chiedete che venga lasciata nella cassetta della posta o davanti l’a porta, se occorre firmare aprite solo con la catenella ancora attaccata.
  • Prima di far entrare una persona accertatevi sempre della sua identità, facendovi mostrare un tesserino di riconoscimento.
  • Se non siete convinti e vi propongono di telefonare ad utenze telefoniche da loro fornite per verificare la loro identità non lo fate, perché dall’altra parte potrebbe esserci un loro complice. Se avete ancora dubbi chiamate il 112.
  • Non date soldi agli sconosciuti che dicono di essere funzionari di Enti pubblici o privati.
  • Se avete aperto la porta ad uno sconosciuto e cominciate a sentirvi a disagio, non perdete la calma. Invitatelo ad uscire e chiudete la porta mostrandovi decisi.

Tra le più diffuse, la truffa dei falsi carabinieri

“Altro classico delle truffe agli anziani – ha spiegato il comandante Orlando – è quella commessa da falsi carabinieri. In questo caso il malintenzionato contatta telefonicamente la vittima e, qualificandosi come componente dell’Arma illustra una situazione in cui sarebbe rimasto coinvolto un familiare.

Nella maggior parte dei casi i truffatori fanno riferimento ad un incidente stradale nel quale il parente avrebbe causato danni e quindi necessiterebbe di denaro per evitare di essere arrestato, come una sorta di cauzione.

Il falso carabiniere annuncia quindi che presto a casa arriverà un collega per ritirare il denaro o il corrispettivo in oro, oppure oggetti preziosi. In questo caso – è stato spiegato – raccomandiamo di mantenere la calma e non farsi prendere dalla fretta di aiutare il proprio familiare e prendere tempo.

Terminata la telefonata, con un cellulare contattate immediatamente il 112 e il parente coinvolto per verificare le sue condizioni. Il più delle volte accade anche che il truffatore che aveva telefonato a casa, quindi su rete fissa, non riagganci per non interrompere il collegamento. Quindi la persona contattata, credendo di avere la linea libera usa il telefono per chiamare il 112 o il parente ma in realtà sta parlando ancora con il truffatore.

In tutti i casi, non aprite la porta di casa se si presenta il presunto incaricato a ritirare i soldi. Nel dubbio – ripetono i carabinieri –, non esitate e chiamate subito il 112”.


About Pierina Ferraguto

Giornalista pubblicista dal 2013. Laureata in Filosofia e scienze della comunicazione e della conoscenza all'Università della Calabria. Dal 2006 al 2008 lavora come stagista nella redazione di Legnano de Il Giorno. In Calabria lavora con testate regionali di carta stampata e televisive.

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