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Videosorveglianza San Nicola Arcella: telecamere montate da anni, ma manca il collaudo

Il sistema di videosorveglianza di San Nicola Arcella sarebbe stato d’aiuto nelle ricerche di Francesco Iacovelli. L’ente paga i guai giudiziari della ditta.

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Le telecamere sono lì, montate da anni su alcuni pali, nei punti strategici del paese, in particolare del nucleo abitato: purtroppo non funzionano. Manca il collaudo.

In effetti il sistema di videosorveglianza di San Nicola Arcella sarebbe stato utile nelle ricerche, in corso in questi giorni, di Francesco Iacovelli: il 31enne di Casamassima, in provincia di Bari, che i soccorritori cercano da giorni nel territorio della località turistica della Riviera dei Cedri (leggi qui).

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Per la loro posizione in punti chiave, le telecamere comunali avrebbero potuto infatti registrare l’arrivo in comune del giovane a bordo della sua Volvo, poi ritrovata in un parcheggio comunale lungo la centralissima via Nazionale.

Ricerche

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Da quanto ci risulta, l’area di sosta non è direttamente coperta dagli occhi elettronici, ma di certo alcune camere sono installate all’ingresso del paese, in corrispondenza con il bivio della Statale. Insomma, le eventuali immagini avrebbero potuto fornire qualche elemento utile alle squadre di ricercatori che annoverano vigili del fuoco di Scalea, Soccorso alpino e speleologico della Calabria, protezione civile di San Nicola Arcella, unità cinofile e forze dell’ordine territoriali.

videosorveglianza san nicola arcella

A proposito, anche oggi, terzo giorno delle operazioni, le ricerche non hanno dato frutti e in rete si sono diffuse ipotesi circa avvistamenti in altri comuni della Riviera, ad ora privi di riscontri.

Ma, tornando, al sistema di videosorveglianza di San Nicola Arcella, montato ma non in funzione, ne abbiamo chiesto conto al sindaco, Eugenio Madeo.

“La ditta che se ne è occupata – ci ha detto – è stata recentemente oggetto di interdittiva da parte della magistratura, per via di una inchiesta che ha riguardato ipotesi di reati nel Comune di Rende. Per questo motivo, al nostro sollecito, ci è stato risposto che erano impossibilitati a effettuare il collaudo.

Questo – chiarisce Madeo – non lo apprendiamo oggi, quando il tema è tornato d’attualità con le ricerche del giovane pugliese, ma è un aspetto del quale ci siamo occupati nei mesi scorsi, dopo il nostro insediamento”.

L’impianto, infatti, è attribuibile alla precedente amministrazione comunale: “È dall’estate scorsa – precisa ancora il primo cittadino – che abbiamo iniziato a sollecitare la ditta a effettuare il collaudo, ma abbiamo riscontrato la loro impossibilità.

Il tutto – aggiunge Madeo – peggiorato dal fatto che non possiamo delegare ad altri perché le ditte non si assumerebbero il rischio di responsabilità in merito a eventuali problemi per un lavoro fatto da terzi”.

Nel breve, dunque pare che non ci sia la possibilità di vedere entrare in funzione il sistema di videosorveglianza a San Nicola Arcella, che comprende una ventina di telecamere sparse su tutto il territorio e che sono costate anche diverse migliaia di euro provenienti da fondi ministeriali.

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About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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